La Sardegna è pronta a scendere in campo nella battaglia contro la riforma scolastica. Il motivo principale della lotta è, naturalmente, quello riguardante il temutissimo esodo dei docenti sardi verso le scuole del continente, secondo la procedura assunzionale adottata dal Miur.

Numerosi insegnanti stanno manifestando pacificamente sotto gli uffici della Regione per chiedere aiuto e sostegno: l'appello è stato raccolto da Claudia Firino, assessore della Pubblica Istruzione, la quale, tra l'altro, ha già inviato una lettera al ministro Giannini affinchè il Miur tenga conto delle particolari condizioni degli insegnanti sardi nell'inserimento dei criteri di mobilità.

L'assessore ha dichiarato che non appena riceverà la convocazione da parte del Ministero, prenderà subito l'aereo per Roma ma nel frattempo la strategia da attuarsi nell'immediato è quella di guadagnare tempo: ecco perchè il passo fondamentale da compiere sarà quello di riuscire ad ottenere una sospensiva dei termini fissati dal Miur per la scadenza della presentazione della domanda di assunzione (alle ore 14 di dopodomani, venerdì 14 agosto).

Regione Sardegna contro riforma Buona Scuola: sospensiva e ricorso alla Corte Costituzionale?

Claudia Firino punterà tutto sugli svantaggi relativi all'insularità, un fattore che penalizza ancora di più gli insegnanti della Sardegna: l'assessore coglierà senza dubbio l'occasione per rispondere anche alle affermazioni dell'onorevole Gabriele Toccafondi che ha parlato di impossibilità di far avere a tutti il posto sotto casa.

Il sottosegretario al Miur, infatti, ha sottolineato come chi ha fatto domanda di assunzione sa benissimo che, pur facendo tutto il possibile, qualcuno dovrà rinunciare al posto sotto casa.

Sono i problemi di carattere familiare a preoccupare maggiormente i docenti, specialmente le mogli e le madri: in diverse zone dell'isola, i mariti delle insegnanti non riescono a trovare lavoro e come si può accettare, in queste condizioni, un trasferimento forzato?Anche per questi motivi, i docenti hanno provveduto a consegnare nelle mani dell'assessore Firino un documento che invita la Regione Sardegna ad impugnare la riforma scolastica di fronte alla Corte Costituzionale.