Via al bonus di 500 euro per gli insegnanti che arriverà nelle buste paga di ottobre come contributo per l’aggiornamento professionale. La notizia ufficiale è stata diffusa dal premier in persona attraverso un tweet in cui viene mostrata l’ultima pagina del documento appena firmato. Via libera quindi all’erogazione del bonus ma con i dovuti accorgimenti: l’importo del bonus accreditato in busta paga è esplicitamente destinato all’aggiornamento professionale e tali spese andranno effettivamente dimostrate essere tali.

Bonus insegnanti, i 500 euro in arrivo nella busta paga di ottobre

Forse qualcuno ci aveva sperato, i più scettici già l’avevano intuito, ma il fatto che per quest’anno non si sia fatto a tempo a distribuire tra i docenti la famosa carta elettronica e che pertanto l’importo verrà versato direttamente in busta paga non vuol dire poter spendere il bonus a piacimento. Bisognerà infatti rendicontare tutte le spese sostenute con le relative finalità e depositare tali informazioni presso le segreterie scolastiche entro il 31 agosto 2016.

Occhio alle spese di autoformazione, il bonus dovrà essere rendicontato

Per chi non si atterrà alla procedura ci saranno delle conseguenze: le somme non giustificate o non pertinenti con le modalità contenute nel decreto circa l’utilizzo dei 500 euro di bonus verranno trattenute sull’importo da erogare l’anno seguente.

Il decreto sulla Buona Scuola prevede infatti che tale somma sia utilizzata nell’acquisto di libri e testi (anche digitali), pubblicazioni e riviste inerenti all’attività professionale, acquisto di hardware e software, per iscriversi ad attività di aggiornamento e di qualificazione presso il Miur. Nonostante ciò i 500 euro del bonus insegnanti potranno altresì essere spesi per l’iscrizione a corsi di laurea, corsi post laurea e master universitari (purchè compatibili con le attività professionali svolte) ma anche per la visione di spettacoli teatrali, cinema, musei, mostre, spettacoli dal vivo ed eventi culturali.

Dall’anno prossimo in arrivo la carta e ulteriori fondi

Dall’anno prossimo tuttavia arriverà la carta su cui il Ministro Giannini insiste molto. Si tratta di un provvedimento che torna finalmente a valorizzare la professione dell’insegnante, afferma. Oltre alla Carta, “stiamo investendo risorse importanti e durature nel tempo” continua la Ministra in riferimento ad ulteriori 40 milioni di euro (in aggiunta ai 380 per finanziare i bonus) per la formazione in servizio e altri 200 milioni per la valorizzazione del merito.