Non vi sarebbero disaccordi tra l'esecutivo e il Ministrodell'economia e delle finanze sul tema delle Pensioni, ed anzi secondo le dichiarazioni riportate dall'Agenzia d'informazione Ansa il loro rapporto è da considerare come "coeso e impegnato a trovare soluzioni possibili e compatibili con i vincoli di finanza pubblica". A ribadirlo sarebbero informatori del Mef, dopo che nell'intervista rilasciata durante il fine settimana per il quotidiano la Repubblica Padoan aveva indicato ancora una volta l'esigenza di intervenire sul comparto della previdenza solo a patto di tenere conto delle adeguate coperture, nonché in una logica di sostenibilità nel lungo periodo.
"Sulle #pensioni sono possibili correttivi per chi è vicino ai requisiti, ma in difficoltà con il #lavoro" ribadiva il Ministro delle finanze in un tweet nella giornata di ieri, sottolineando così la propria posizione.
Riforma pensioni e anticipate: sul compromesso relativo alla futura flessibilità si parla di tagli fino al 15%
Nel frattempo La Repubblica è tornata sul tema dei pensionamenti flessibili, indicando come potrebbe tradursi in realtà un nuovo meccanismo di flessibilità. Il quotidiano riprende in esame l'ipotesi Damiano del pensionamento anticipato con laquota 97, seppur con una maggiore percentuale di penalizzazione per ogni anno mancante dal raggiungimento dei terminidi pensionamento.
Al posto del 2% iniziale, si potrebbe passare ad un 3 o 4%, con l'effetto di arrivare a toccare un tetto massimo attorno al 15% per coloro che decidessero di uscire dal lavoro attorno ai 62 anni di età.
Pensioni: nel Def si fa il punto sui risparmi derivanti dalla riforma previdenziale
Stante la situazione, nel documento di programmazione economica e finanziaria si fa il punto sulla situazione del comparto previdenziale, evidenziando come il settoreresti sostenibile proprio grazie alle riforme portate avanti nel recente passato.
"I risparmi di spesa che si raggiungono con l'insieme delle riforme sulle pensioni, tra il 2004 e il 2050, ammonta a 60 punti percentuali di Pil. Calcolato a valori attuali, vale poco più di 980 miliardi di euro". Lo riporta l'Ansa, che sottolinea anche come l'età media di pensionamento nel 2050 arriverà a 68 anni.
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