I sindacati tornano a discutere di previdenza, ed in particolare dei meccanismi di flessibilità allo studio dei tecnici: in gioco vi sono non solo dei meccanismi di uscita che potrebbero offrire ai lavoratori disagiati e disoccupati un'importante sanatoria rispetto agli attuali criteri di uscita dal lavoro, ma anche le stesse mensilità dei futuri pensionati. Quello che appare già chiaro è il punto di partenza delle richieste inoltrate dalle parti sociali: "la legge Fornero va rivista con urgenza e per questo il Governo deve convocare velocemente i sindacati, per avviare il confronto in materia pensionistica".

Sono le parole della Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, in merito ai tanti nodi ancora irrisolti nel comparto pensionistico. "Da anni chiediamo che venga rivisitata la peggiore legge previdenziale d'Europa; questa legge va rivista, ma va fatto subito" spiega la sindacalista, sottolineando come la questione abbia ormai un carattere d'urgenza e spiegando così che i lavoratori, dopo i sacrifici fatti in questi anni, non possono aspettare oltre.

Pensioni anticipate, il dibattito della flessibilità si sposta sul tema delle penalizzazioni

Stante la situazione, i tempi appaiono comunque maturi per un intervento correttivo, che molti prevedono in arrivo nella prossima legge di stabilità 2016,in discussione in autunno.

Ciò che al momento resta invece ancora avvolto dall'incertezza è il piano che verrà seguito per flessibilizzare l'effettivo accesso al pensionamento. Anche su questi dettagli è intervenuta la leader della Cisl, evidenziandoche le penalità di cui si sta parlando in questi mesi devono comunque restare entro dei limiti in grado di tutelare i futuri pensionati.

"Le penalizzazioni devono essere digeribili, compatibili e congrue, altrimenti nessuno le utilizzerà" spiega Furlan, sottolineando che una misura con gravamieccessivi a carico dei lavoratori risulterebbe di fatto inutile e fallirebbe nei propri scopi sociali. "Questo anche perché le Pensioni degli italiani sono già molto basse".

Insomma, avviare i pensionamenti anticipati erogando rendite con decurtazioni finoal 30% dell'importo rischierebbe di vanificare lo scopo della quiescenza per il lavoratore e di richiedere un nuovo intervento di assistenza da parte dell'Inps.

Come da nostra abitudine, restiamo a disposizione qualora desideriate aggiungere un nuovo commento in relazione alle dichiarazioni che vi abbiamo appena riportato. Se invece desiderate restare aggiornati su tutte le prossime news sulle pensioni anticipate, vi ricordiamo la possibilità di sfruttare la comoda funzionalità "segui" che vedete in alto, vicino al titolo dell'articolo.