Il nuovo anno scolastico è cominciato per i docenti e il personale Ata del settore scuola, mentre per gli alunni l'appuntamento è stato fissato a partire dalla prossima settimana, a seconda della Regione di appartenenza. Un gruppo di lavoratori (circa 4.000), denominati Quota 96, penalizzati dalla riforma Fornero, sonostati costretti, come avviene dal 2012,a ritornare dietro una cattedra e negli uffici dei plessi scolastici, nonostante abbiano raggiunto i requisiti per andare in pensione.

La spesa prevista per i Quota 96 dovrebbe essere di circa 105 milioni di euro

Questa categoria di lavoratori è composta da personale della scuola che, a causa di un errore presente nella riforma voluta dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, è costretto a rimanere in servizio. Negli anni scorsi, sono stati effettuati diversi tentativi di risolvere questa problematica, però senza esito positivo. Secondo un documento compilatodai comitati di tutela dei Quota 96, pubblicato sul sito internet orizzontescuola.it, la spesa prevista perla soluzione della questione non supera i 104,5 milioni di euro.Intanto, il prossimo 9 settembre è stata fissata una riunione, nella quale si parlerà anche del caso dei Quota 96 e delle eventuali risorse economiche da destinare ai circa 4.000 lavoratori interessati.

Da valutare attentamente le risorse economiche a disposizione

Nel frattempo, qualche giorno fa, si è tenuto un incontro molto importante tra il premier Renzi e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, nel quale si è discusso delle misure da adottare per la riforma delle pensioni, da inserire nella prossima Legge di Stabilità 2016.

Il forte dubbio permane a causa della poca disponibilità di risorse finanziarie da destinare ad interventi previdenziali. Il premier rimane ancora in attesa di conoscere i fondi a disposizione per applicare un sistema flessibile che possa abbassare l'età pensionabile.

Non ci resta che aspettare i prossimi giorni e vedere come il governo affronterà le tante questioni pensionistiche sul tavolo del premier Renzi.