Prepensionamenti ma senza eccessive penalizzazioni, una riforma Pensioni utile a rimediare ai "danni" provocati dalla legge Fornero e a sbloccare il turn over. E' questa, in estrema sintesi, la proposta di Luigi Caso, direttore delle relazioni industriali di Ania, illustrata oggi (30 settembre) nel corso dell'audizione in commissione Lavoro della Camera dei Deputati dove è in corso l'esame dei ddl per la flessibilità nel sistema previdenziale. "La riforma Fornero - ha detto il direttore delle relazioni industriali di Ania - ha avuto un impatto sul turn over.
Tanto che dal 2012 al 2014 - ha spiegato - l'età media del personale dipendente è aumentata di più di un anno".
Pensione anticipata, Ania: serve flessibilità, no a molte penalizzazioni
Per questo l'Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) vede favorevolmente le ipotesi di riforma delle pensioni che hanno come obiettivo l'introduzione di nuovi elementi di flessibilità per concludere prima l'attività lavorativa e accedere alle pensioni anticipate ma "senza eccessive penalizzazioni" sui trattamenti pensionistici e comunque con "la dovuta attenzione alla spesa pubblica". L'innalzamento dei requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione d'anzianità stabilito nel 2011 dalla legge Fornero "ha fatto sì che sono stati procrastinati i termini per l'uscita con delle conseguenze - ha sottolineato Caso oggi in audizione a Montecitorio - sui lavoratori ma anche sulle imprese".
L'Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici auspica che nella legge di Stabilità vengono introdotte le misure di flessibilità di cui ha parlato il governo anche se si dovrà trovare il "giusto equilibrio" - di cui hanno già parlato Renzi, Padoan Poletti - tra interessi di lavoratori, imprese e finanza pubblica. Secondo l'Ania un provvedimento sulla flessibilità in uscita assieme alla proroga oltre il 2016 dei contributi fiscali alle imprese sui nuovi contratti di lavoro, "potrebbe essere utile - ha sottolineato Caso - per stimolare nuove assunzioni".
Inps, Boeri: tra due o tre settimane inviamo la busta arancione
Intanto, a proposito di previdenza sociale, "tra due o tre settimane", l'Inps invierà a casa ai lavoratori la cosiddetta busta arancione per poter simulare la futura pensione. Un sistema che prende spunto dal modello svedese già attivo praticamente sul sito web dell'Inps per gli utenti che usano il web.
Lo ha annunciato oggi il presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, Tito Boeri, mostrando personalmente ai cronisti la busta con la scritta "la mia pensione" a margine di un incontro all'Università Cattolica di Milano. Secondo i dati forniti da Boeri sono già un milione i lavoratori che hanno fatto la simulazione online della loro pensione, per chi non lo ha fatto arriva la busta arancione che saranno comunque incoraggiati a prendere il codice Pin sul sito web dell'Inps.