Buone notizie per chi vuole lasciare il lavoro prima del raggiungimento degli attuali requisiti pensionistici. Pier Carlo Padoan, ministro del'Economia, apre alla flessibilità in uscita con la possibile introduzione di un sistema pensionistico già nella prossima Legge di Stabilità. Si intravede, così, un po' di chiarezza dopo mesi e mesi di dibattiti sulla riforma previdenziale.

Padoan: 'Rispettare il giusto equilibrio a tutela della finanza pubblica'

Sembra, a questo punto, prevalere la linea portata avanti dal premier Renzi e dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, i quali sono stati sempre favorevoli ad un intervento a favore dei lavoratori prossimi alla pensione ma senza pesare sulle casse dello Stato.

Infatti, il ministro Padoan ha posto l'accento sulla necessità di rispettare il giustoequilibrio relativo alla finanza pubblica. Nell'audizione congiunta con il ministro Poletti, il numero uno di via XX settembre ha specificato che 'il governo Renzi è impegnato nel trovare una soluzione per inserirla nella prossima Legge di Stabilità, facendo attenzion però alle spese che potrebbero derivare dall'applicazione di un sistema flessibile previdenziale'.

Diverse soluzioni a seconda della categoria di lavoratori

Si discute, in questi giorni, di diverse soluzioni che potrebbero essere adottate in funzione delle varie categorie di lavoratori, con forme di flessibilità differenziate, con soglie di penalizzazioni diverse.Tra le varie possibilitá, sembra prevalere quella che vedrebbe l'uscita anticipata a 62 o 63 anni di età e il versamento di 35 anni di contributi con l'applicazione di penalizzazioni del 3-4 percento per ogni anno di anticipo rispetto agli attuali limiti.

La penalità massima per i lavoratori, in questo modo, si potrebbe aggirare intorno al 10-12 percento. Resta da verificare, il possibile costo derivante da questo sistema flessibile, anche in considerazione del fatto che, al momento, le risorse finanziarie disponibili non supererebbero il miliardo di euro, secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano on line huffingtonpost.it

La disponibilità di fondi è anche un problema per poter estendere la proroga Opzione Donna oltre il 31 dicembre 2015. Infatti, lo stesso Padoan ha evidenziato che, per prolungare questo beneficio, servono delle adeguate coperture che, al momento, non ci sono.