Continua il dibattito parlamentare su qualimodifiche apportare alla legge attualmente in vigore, la riforma Fornero, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni del premier Matteo Renzi, il quale ha 'aperto' ad una possibile revisione delle norme previdenziali. Una categoria di lavoratori che aspettano con ansia le decisioni del governo sono quelli denominati 'precoci'. Le ultime notizie che giungono dagli ambienti governativi non fanno, però, ben sperare sul riconoscimento della specificità di questa categoria. Le intenzioni, infatti, sono quelle di sottoporre i precoci ad un trattamento previdenziale simile a quello degli altri.
Anche per i precoci, possibili penalizzazioni fissate al 12/15 percento
Ricordiamo che i lavoratori precoci sono quelle persone che hanno iniziato a lavorare quando molto giovani, prima del compimento del 18esimo anno di età. Essi chiedono che l'esecutivo possa tenere conto di questa peculiarità ed approvare un sistema flessibile che consenta loro di andare in pensione al compimento dei 41 anni di contributi, senza l'applicazione di alcuna penalità. Purtroppo, la situazione che si sta delineando non è questa. Infatti, si torna a parlare di penalizzazioni che potrebbero aggirarsi intorno al 12-15 percento, per tutti i lavoratori, senza distinzione, che dovessero decidere di usufruire della pensione anticipata.
Nessuna speranza per i lavoratori precoci
L'età fissata per poter lasciare il lavoro potrebbe essere quella dei 62 anni. Mentre la penalizzazione dovrebbe essere fissata al3/4 percento per ogni anno di anticipo rispetto agli attuali limiti pensionistici.In questo modo, la proposta di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, che consentirebbe l'applicazione della Quota 41, rimarrebbe sospesa, in attesa, probabilmente, di risorse finanziarie da poter impiegare per questo sistema flessibile.
Quindi, nessuna speranza per i lavoratori precoci, di vedere l'introduzione di una norma ad hoc da inserire nella prossima Legge di Stabilità, nonostante l'intervento del sindacato Cgil a favore di questa categoria di persone.