Durante un'intervista su LA7, il premier Matteo Renzi ha parlato del problema dei migranti e di come l'Europa lo stia gestendo, di economia e crescita, delle tasse che verranno eliminate o ridotte nella prossima Legge di Stabiltià ed infine di mercato del lavoro. Il premier ha anche illustrato la linea che il Governo intende seguire nel redigere la Legge di Stabilità del 2016, ricordando quanto di buono è stato già fatto con la manovra dello scorso anno. I miglioramenti nell'economia e la ripresa dell'occupazione sono stati sicuramente i risultati più importanti, ma resta il grosso problema degli esodati.

A tal proposito la presentatrice Lilli Gruber ha chiesto esplicitamente se fossero vere le voci che dicono che il Governo intende utilizzare i risparmi maturati in questi anni sul fondo esodati per finanziare la manovra di abolizione della tassa sulla prima casa. Renzi ha abilmente driblato la domanda, evitando di rispondere in maniera precisa, spostando l'attenzione sulla volontà del Governo di trovare una soluzione unica per tutti, che consenta di anticipare la pensione a patto di rinunciare a parte dell'assegno.

È necessario distinguere il caso 'Esodati' dal caso 'Opzione Donna'

In realtà questo discorso sarebbe accettabile se si parla di "Opzione Donna ", che consiste proprio nell'uscita anticipata dal mondo del lavoro a patto di passare dal sistema retributivo al sistema contributivo.

È infatti fondamentale distinguere il caso di "possibilità di uscita anticipata dal mondo del lavoro" dal caso di "impossibilità di trovare un posto di lavoro, dopo essere usciti dall'azienda". I lavoratori che si trovano in quest'ultima condizione sono denominati "esodati" e per loro non si parla di quando lasciare il lavoro, perché ormai un lavoro non ce l'hanno più.

Senza la settima salvaguardia questa tipologia di lavoratori resteranno senza stipendio e senza un sussidio ( non considerare che alcuni già sono in questa condizione) e questo trattamento sarebbe discriminatorio e riservato a coloro che in questi anni hanno potuto godere delle sei precedenti salvaguardie.

Fondo esodati per finanziare l'abolizione della tassa su prima casa

Riguardo alle voci sulla volontà del Governo di usare i 3,3 miliardi di euro risparmiati sul fondo esodati per finanziare l'abolizione della tassa sulla prima casa, il premier, durante l'intervista, si è lasciato scappare un dato importante. L'abolizione della tassa sulla prima casa costerebbe alle casse dello Stato appena 3,5 miliardi di euro, una cifra oggettivamente esigua rispetto al bilancio dello Stato che è di circa 800 miliardi, ma stranamente molto vicina all'importo risparmiato sul fondo esodati nel corso di questi anni. Sarà un caso? Per restare aggiornati su esodati, settima salvaguardia ed altre news clicca sul bottone "Segui" nella parte alta della pagina.