Nella serata di ieri, Matteo Renzi ha parlato a Porta a Porta sul tema della riforma pensioni 2015, e le ultime news che arrivano non sono certo positive e sembrano smentire tutto quanto di buono è stato detto durante il mese di Agosto. I lavoratori precoci sono adirati per la mancanza di interesse del Premier verso la loro questione e verso la quota 41, ma non solo. Non più di una settimana fa il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, parlava di "tema ineludibile" e di risorse pronte per esser stanziate per sistemare la flessibilità in uscita. Oggi è tutto diverso, con Renzi che in prima persona ha smentito le parole di Poletti, dando segno ancora una volta di come il Governo sia in confusione e diviso da correnti interne.
Riforma Pensioni 2015, ultime news: niente ddl 857 per i precoci, addio quota 41
Le ultime dichiarazioni di Renzi sul tema della Riforma Pensioni 2015, lasciano poco spazio alla fantasia: "Dobbiamo trovare un meccanismo per chi vuole andare in pensione un po' prima rinunciando a un po' di soldi, sono ottimista ma per lo stato deve essere a somma zero". Insomma, nessuna risorsa da stanziare per la flessibilità in uscita, ma una manovra che dovrà esser fatta a costo zero, perchè evidentemente la coperta è corta e le priorità di spesa per il Governo riguardano l'abolizione dell' Imu e Tasi e in seguito dei tagli all'Ires e Irpef. Ovviamente una manovra a costo zero vuol dire bocciare il ddl 857 di Damiano-Baretta, contenente la quota 41 per i precoci.
I lavoratori non l'hanno certo presa bene e sui social è partita la protesta contro Renzi.
Pensioni 2015 ultime su riforma: Sindacati contro Renzi
Dopo le dichiarazioni di Renzi non sono tardate ad arrivare le prime dichiarazioni da parte di molti esponenti che sono stupiti per questa marcia indietro intrapresa dal Governo. Domenico Poretti, segretario della Uil in una nota ha spiegato che: "Non vogliamo credere che ciò accada perché ci troveremmo di fronte al protrarsi di iniquità ed ingiustizie alle quali tutti dicono di voler porre rimedio, sarebbe incredibile".
Dichiarazioni di tenore simile anche per la Cisl che parla di grave errore rinviare la manovra adducendo la mancanza di coperture finanziarie. Infine Squinzi da Bologna ha risposto così alla domanda inerente le difficoltà del Governo per trovare risorse utili per la Riforma Pensioni 2015: "Le coperture sono tutte da rivedere e da ricalcolare. Quindi non mi posso esprimere, comunque il problema è serio". Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti, fate sentire la vostra voce!