Le lavoratrici iscritte al 'Comitato Opzione donna' vivono con ansia la riapertura del cantiere previdenziale fissataper oggi 9settembre. In Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati si dovrà, infatti, discutere del ripristino dei termini di scadenza insiti nella legge 243/2004. Solo sesi scioglieranno i nodi critici riguardanti le finestre mobili e l'aspettativa di vita si potrà andare verso la pensione anticipata a 57 anni(58 se autonome) senza lasciare nessuna lavoratrice esclusa. L'obiettivo delle oltre 3.500 donne iscritte al Comitato, che non hanno mai smesso di lottare,è proprio quello di vedersi ripristinare il diritto alla pensione, 'derubato' dall'emanazione delle circolari del 2012.Oggi per la c.d opzione donna potrebbe essere il giorno decisivo.
Le lavoratrici potranno gioire, questa sera, dopo anni di angosce determinate da un'interpretazione erronea dell'originale legge Maroni?
Opzione donna Inps, novità su pensione anticipata: tra timori e aspettative si attende l'esito
Le lavoratrici per richiedere il ripristino dei termini di legge negati dalle circolari 35/37 si sono mosse anche legalmente con una class action. Si attende dunque, con impazienza,una nuova legge che possa annullare le circolari restrittive emanate dall'Inps e che l'ente riconfermi i termini di scadenza originari che garantivano l'accesso alla c.d opzione donna per chi avesse maturato i requisiti entro il 31/12/2015.Il 7 settembre scorso una piccola delegazione del Comitato opzione donna è stata ricevuta da Carlo Leoni, consigliere politico di Laura Boldrini, l'incontro é andato bene come si evince dalle parole riportate sulla pagina ufficiale Facebook da Dianella Maroni, lareferente del gruppo
'Care amiche, l'incontro con il Consigliere politico della Presidente Boldrini , dott.
Carlo Leoni , è stato positivo e ha confermato il riconoscimento quale parte sociale al nostro mitico comitato. In particolare Carlo Leoni ha condiviso le nostre ragioni e il valore della nostra lotta per il ripristino della giustizia e l'applicazione corretta della L. 243 /2004, art. 1 comma 9.Nulla potrebbe dunque far pensare in negativo, ma lo scoglio resta sempre il Mef, solo domani si potrà avere qualche certezza in più.
Nel frattempo sul web scoppia la polemica per il servizio mandato in onda ieri sera su Rai Tre durante la trasmissione Ballarò. Le lavoratrici si riferiscono al reportage sulle Pensioni di Marzia Maglio, il video é super sintetico per quanto concerne la tematica opzione donna e si rischia di fare una gran confusione. Appare la pagina del 'Comitato Opzione donna' associato al nome di Orietta Armiliato sul gruppo facebook, ma poi si intervista Vania Barboni del gruppo 'opzione donna proroga al 2018'.
Le richieste dei due gruppi sono differenti ed é bene tenerlo a mente: le prime chiedono venga ripristinatoil diritto alla pensione negato da due circolari restrittive, il secondo, invece,chiede l'emanazione di una legge 'ex novo' che possa estendere al 2018 l'opzione donna.