Solo pochi giorni fa il Ministro Stefania Giannini ha annunciato con soddisfazione un delicato traguardo raggiunto con l’ultima manovra finanziaria, la stabilizzazione del numero di borse di specializzazione a 6000 posti annuali su scala nazionale. Un’ottima notizia per i giovani aspiranti medici che vedono in parte accolta la richiesta di incrementare il numero di borse, portato quest’anno a 6000 dai circa 3000 dell’anno precedente e che grazie alla legge di Stabilità 2016 rimarrà tale per i prossimi anni a venire. La legge di stabilità 2016 però contiene altre norme che si indirizzano strettamente al mondo della medicina ma decisamente molto meno lodevoli.
Legge di Stabilità, non solo scuole di Specializzazione, tanti i tagli
Con la legge di Stabilità 2016 per le scuole di specializzazione in Medicina è arrivata una gradita sorpresa, ma non si tratta dell’unica novità contenuta nella nuova manovra finanziaria. Diverse sono infatti le disposizioni relative al mondo medico, prima tra tutti è quella introdotta dall’articolo 21 che stabilisce che le amministrazioni potranno effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato non oltre il 40% (70% dal 2018) della misura del personale cessato l’anno precedente. In altre parole oltre la metà dei posti sbloccati non verranno rimpiazzate da nuove assunzioni. A ciò c’è da aggiungere anche il taglio delle risorse per il personale, contenuto al comma 15 (per cui verrà decurtato il 10% rispetto al 2015) e quello del personale dirigenziale al comma 13 (10% in meno rispetto al 2014).
Numero chiuso, Giannini punta di nuovo all’abolizione
Nel frattempo, il Ministro Giannini è tornato anche su un altro importante tema caro agli studenti di Medicina, quello del numero chiuso. Ancora una volta infatti, nel corso di un incontro organizzato dal PD a Udine, il ministro si è dichiarato intenzionato ad abolire test d’ingresso e numero chiuso, ribadendo la validità del sistema “alla francese” che permetterebbe a tutti gli aspiranti medici di iscriversi direttamente ai corsi del primo anno.
Una proposta “distruttiva” per l’Anaao Giovani secondo cui con l’ingresso di almeno 60000 nuove matricole sarebbe impossibile continuare a mantenere una buona. Le aule per fare lezione sono scarse già ora e ancora non è affatto chiaro di cosa ne sarebbe di tutte le decine di migliaia di respinti al primo sbarramento. Il sistema di accesso “alla francese” con sbarramento alla fine (o a metà) del primo anno, oltre a causare una programmazione disastrosa, intaserebbe a dismisura l’imbuto delle scuole di Specializzazione con migliaia e migliaia di medici disoccupati in attesa di completare la propria formazione e accedere al SSN spazzando via in un’istante i benefici del faticato traguardo della stabilizzazione.