Le discussioni riguardanti il tema Riforma Pensionisono ormai all'ordine del giorno, manca effettivamentemolto poco alla Legge di Stabilità e moltissimi sono ancora i nodi spinosiche il Governo Renzi sarà chiamatoa sciogliere. Tra questi rientrano certamente le problematiche concernenti opzione donna, esodati e i lavoratori precoci. Queste categorie di lavoratori attendono da tempo risposte mirate dall'esecutivo, al fine di comprendere, unavolta per tutte, quale sarà il lorodestino previdenziale.Visto il tema delicato e il momento 'caldo' abbiamo deciso di intervistare l'onorevole Roberto Simonetti, Lega Nord, che gentilmente si è prestato a rispondere alle nostre domande.

Ecco quanto emerso dalle sue parole.

News al 10/10, Simonetti:necessarie 7° salvaguardia e Quota 100

-Tra pochi giorni vi sarà l'attesa Legge di Stabilità, c'è chi come Damiano si dice soddisfatto che 3 provvedimenti (opzione donna, esodati, flessibilità) siano in discussione. Chi come Rizzetto ha parlato di 'catastrofe annunciata' e del fatto che "la minoranza Dem voglia trasformare una sonora sconfitta in un successo". Lei cosa pensa si farà per i lavoratori nella prossima Legge di Stabilità?

La Commissione Lavoro alla Camera all’unanimità ha votato una proposta di legge per la settima salvaguardia a cui manca la relazione tecnica del governo che dovrebbe arrivare entro lunedì per le quantificazioni.

Io auspico che le proposte della Commissione vengano recepite in toto nel testo della legge di stabilità. Se ciò avverrà significa che la pressione politica soprattutto delle minoranze ha avuto successo. Lega Nord, ricordo, ha “occupato” il Ministero dell’Economia per ben due volte quest’anno! Sono però molto preoccupato per la flessibilità in uscita: da notizie giornalistiche pare che si voglia far pagare tale costo o al lavoratore attraverso riduzioni dell’indennità o addirittura al datore di lavoro.

Ciò sarebbe una proposta irricevibile

-Lei ha definito l'ipotesi avanzata dal Governo di un prestito pensionistico a carico dell'azienda per tutti quei lavoratori a cui mancano pochi anni all'età di vecchiaia una "proposta irricevibile", Perché e soprattutto quali misure dovrebbe, a suo avviso, emanare il Governo Renzi affinché si possa davvero parlare di flessibilità in uscita e di riforma?

Proposta irricevibile perché non sarebbe altro che una ennesima tassa occulta a carico delle aziende. Un nuovo maggiore costo del lavoro. Noi proponiamo la Quota 100, somma a cui il lavoratore deve arrivare per accedere alla pensione fra un minimo di 35 anni di lavoro e 58 anni di età. Tutte le risorse che si possono ottenere attraverso le deroghe ai parametri europei devono essere usati in maniera strutturale, come nel caso delle pensioni. Si otterrebbe così anche un ricambio generazionale nel mondo del lavoro che abbasserebbe notevolmente la percentuale di disoccupazione giovanile, vera piaga sociale del paese.

L'onorevole Simonetti ha espresso, nel corso della lunga intervista, anche un parere in merito alle ultime dichiarazioniche il Ministro Fornero harilasciato in direttaa Ballarò.

Elsa Fornero, in trasmissione il 6/10, ha detto che la suaLegge, dopo 4 anni di austerità, viste le mutate condizioni in cui versa l'Italia oggi,è ora modificabile.Di questo però vi parleremo nel prossimo articolo. Se siete interessati al seguito dell'intervista cliccate, dunque, sul tasto 'Segui' accanto al nome dell'autore.