Nella trasmissione 'Ballarò' di ieri sera 6 ottobre è intervenuta Elsa Fornero, che ha parlato, confrontandosi e 'scontrandosi' con Barbagallo, della sua Riforma Pensioni. Legge che da sempre alimenta rabbia tra i pensionandi, specie tra esodati, precoci e donne. Il Ministro Fornero ha ribadito le difficili condizioni economiche in cui versava l'Italia nel 2011, quando il Governo tecnico in 20 giorni fu chiamato a "prevenire la crisi finanziaria". Oggi, dice il Ministro, "dopo 4 anni si può pensare di reintrodurre flessibilità", specie per alcune categorie come i precoci.
Bisognerà però che il Governo chiarifichi, chiosa la Fornero, "quanto costa questa modifica alla riforma e chi sosterrà tale costo". Le risorse, puntualizza il ministro, "non sono infinite, se si usano per uno scopo sono manchevoli per un altro". Barbagallo accusa la rigidità della Riforma e ironicamente dice che l'unica cosa da riconoscere al Ministro è stata la sua equità in quell'occasione. Generalmente dice Barbagallo si parla di manovre "lacrime e sangue, leiha versato le lacrime, a noi ha lasciato da versare il sangue". Ecco le ultime dichiarazioni rilasciate dal Ministro nel corso della diretta andata in onda ieri 6 ottobre negli studi di 'Ballarò'.
Pensioni lavoratori precoci e flessibilità, ultime novità al 7/10: parla la Fornero
Nonostante le aspre critiche giunte sia dai lavoratori (in collegamento esterno),quanto dal segretario generale della Uil, la Fornero ha ribadito l'essenzialità della sua Riforma in quel particolare periodo finanziario 'nero' per l'Italia. Si trattava, dice, di agire in poco tempo per 'salvare' il nostro Paese.
E' chiaro, puntualizza,che le "riforme non nascono perfette". Per questa ragione, prosegue il Ministro, visto che "la riforma non è scritta nella pietra e si tratta di una legge ordinaria che il Parlamento può modificare" , si può pensare, data l'attuale situazione finanziarie dell'Italia "modestamente in ripresa",di concedere maggiore flessibilità.
La situazione è completamente diversa rispetto al 2011, dunque, prosegue la Fornero, "la posizione è molto semplice, se vi sono le risorse", a patto, precisa, che si comprenda da dove vengono e come verranno coperte le maggiori spese che si andranno ad incontrare, "si cominci a soddisfare" alcune delle aspirazioni non soddisfatte nella Riforma.E si cerchi di sanare, prosegue, le delusioni più grandi o gli errori insisti nella stessa. Sugli esodati, però precisa, a distanza di 4 anni i calcoli non sono ancora precisi, questo vuol dire, che "il fenomeno è sfumato".
Riforma pensioni, precoci e esodati: cosa farebbe oggi la Fornero?
Alla domanda come interverrebbesul capitolo pensioni se fosse oggi al Governo, la Fornero ha risposto: si potrebbe pensare a qualche forma di flessibilità in uscita, tenendo in considerazione i precoci e gli esodati, ricordandosi che "le risorse non sono infinite".
Un'esortazione al Governo a cambiare la riforma tenendo sempre presente l'equilibrio dei conti pubblici. Grande soddisfazione tra i precoci che ieri sono riusciti finalmente a 'catalizzare' l'attenzione sulla questione Quota 41. In mattinata Roberto Sinesi, uno degli amministratori del gruppo 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti' e Damiano hanno affrontato la questione a "Mi manda Raitre', nella serata nuovo intervento pro precoci da parte di Elsa Fornero. Serviranno queste prime prese di posizione a far mettere una 'mano sulla coscienza' all'esecutivo Renzi nella prossima LDS?