Nella trasmissione 'Mi manda Raitre' è intervenuto Cesare Damiano ed ha parlato non solo di esodati e precoci, ma anche del delicato tema riguardante l'opzione donna. L'onorevole, viste anche le telefonate pervenute in studio e i messaggi giunti via twitter nel corso della diretta, ha voluto precisare che al momento l'obiettivo della Commissione non è assolutamente estendereil regime sperimentale fino al 2018. Non si 'combatte' per la proroga, ma per consentire alle donne che hanno già maturato il diritto alla pensione, grazie alla legge 243/2004, di potervi accedere abolendo le restrizioni dettate dalle circolari Inps del 2012.

I provvedimenti che rientreranno in legge di Stabilità, chiosa Damiano, saranno tre: opzione donna ( fino al 31/12/2015), settima salvaguardia esodati, flessibilità (Ddl 857, quota 97 +41). Eccovi in dettaglio quanto emerso dalle ultime dichiarazioni del Presidente della Commissione Lavoro presente in studio.

Opzione donna Inps, ultime notizie al 6 ottobre: Damiano specifica nessuna proroga tra gli obiettivi

'Doccia gelata' per le lavoratrici iscritte al gruppo 'opzione donna proroga al 2018':Cesare Damiano dagli studi di 'Mi manda RaiTre' non lascia dubbi, l'obiettivo al momento non è estendere l'opzione donna. "Nessuna proroga tra gli obiettivi, ma concedere l'opzione donna fino al 31/12/2015".

E' paradossale, dice,che il Tar si pronunci prima del Governo, e che questo "non faccia azione preventiva". Oggi vi sarà, infatti, la prima vertenza del Tar del Lazio in risposta alla Class Action contro l'Inps fatta dalle iscritte al 'Comitato Opzione donna'. Il nostro obiettivo, su cui mi batto da sempre, ha precisato l'onorevole Damiano, " è eliminare le circolari Inps che includono nel dicembre sia le finestre mobili che l'aspettativa di vita, riducendo la platea delle aventi diritto all'opzione donna".

Le lavoratrici, sottolinea Damiano, hanno in realtà già acquisito il diritto alla pensione, grazie alla Legge Maroni del 2004. Opzione sperimentale che permetteva, in origine, alle donne con 35 anni di contributi e 57 anni (58 se autonome) di accedere alla pensione, fino al 31/12/2015, con un assegno calcolato interamente col sistema contributivo.Un diritto ora leso da due circolari Inps restrittive, che sottolinea Damiano, "devono essere riviste", affinché venga consentito alle donne che hanno già maturato quel diritto di poter optare per l'OD fino al 31/12/2015. In Lds si farà giustizia o ci penserà il Tar?