Non si placanoi dibattiti intorno alla questione opzione donna dopo la Legge di Stabilità. Moltissime ancora le lavoratrici in attesa di comprendere se riusciranno o meno ad usufruire della legge Maroni del 2004. Il politichese non è spesso chiaro ai 'comuni mortali ', cerchiamo dunque di fare chiarezza. Iniziamo col dire che non vi è stata nessuna proroga della legge 243/2004 al 2016, ma solo che si è cercato di porre rimedio all'ingiustizia insita nelle circolari Inps 35/37 del 2012. Le quali avevano ridotto di oltre un anno la possibilità di usufruire dell'opzione donna, congelandola di fatto al 2014.
Ora in Legge di Stabilità si èsancito che si potrà optareper lapensione anticipata a 57 anni per quante maturino i requisiti entro il 31/12/2015, come stabilito dalla legge 243/2004, ma si andrà in pensione circa un anno dopo quando si sarà maturata anche la finestra mobile e l'aspettativa di vita. Purtroppo a restare escluse, proprio a causa dell'incremento dell'aspettativa di vita, sono le nate nell'ultimo trimestre del 1958. Il rischio che questo potesse accadere, ci dice nel corso dell'ultima intervista la Armiliato,era purtroppo già 'nell'aria'. Proprio per questo, ci ricorda, si era fatta un'azione di pressing verso il Governo "tramite il nostro usuale Twitter-pressing con hashtag #opzionedonnanessunaesclusa".
Quali saranno le prossime mosse delle donne'escluse'?
Ultime news opzione donna Inps, le escluse non si arrendono: la lotta prosegue sul web
Le lavoratrici basite da questa ennesima "beffa" ai loro danni non intendono arrendersi e sul web hanno deciso di fondare una pagina su cui scambiarsi informazioni. Il nuovo gruppo facebook si chiama 'opzione donna -Ultimo trimestre 1958' .
Nasce come si legge direttamente sulla pagina, alla voce informazioni,col seguente scopo "riunisce le nate nell'ultimo trimestre del 1958 escluse dalla fruizione dell'Opzione Donna con le assurde limitazioni dell'ultima legge di stabilità".
Queste lavoratrici hanno già dalla loro diversi politici, tra questi Erica D'Adda (Pd) che conscia del problema generatosi in Legge di Stabilità così rassicura le lavoratrici escluse: "Conosco bene il problema e condivido le sue posizioni, speriamo che la nostra battaglia abbia buon esito" Poi conclude, rispostavisibile sul nuovo gruppo facebook,con una promessa analoga a quella fatta da Rizzetto, nel corso dell'ultima intervista rilasciataci.
"Le assicuro, dice D'Adda,che ce la metterò tutta, coinvolgendo anche altre/altri colleghi".Come ha puntualizzato l'onorevole Rizzetto:"Il dado non è ancora, comunque tratto. Come sapete la Legge di Stabilità è emendabile." Riusciranno, dunque, queste lavoratrici a raggiungere il loro obiettivo? "No aspettativa di vita, opzione donna nessuna esclusa!" dicono.