Modificare la Legge Fornero per introdurre una flessibilità in uscita per la pensione anticipatacon penalità ragionevoli e interventi per la pensione dei lavoratori precoci in ottica Quota 41 o simili, la settima salvaguardia per gli esodati e la proroga dell'Opzione Donna con suo allargamento: questo quanto i sindacati chiedono al governo Renzi per la riforma Pensioni 2015 -che a quanto sembra adesso verrà almeno in parte implementata con la Legge di Stabilità- ormai da mesi.

Forse per rispondere alle critiche fortissime che giungono dai lavoratori pensionandi, ecco che CGIL, CISL e UIL organizzano finalmente una mobilitazione nazionale di 10 giorni, precisamente dal 5 al 10 ottobre

Novità pensioni precoci, esodati e flessibilità in uscita: CGIL, CISL e UIL finalmente in piazza

Che la situazione sia tesa è ormai un dato di fatto. No, non solo quella tra governo Renzi e l'elettorato composto dai lavoratori prossimi alla pensione, che si tratti dei precoci o degli esodati o delle lavoratrici in attesa di novità sull'Opzione Donna, ma anche e soprattutto la situazione dei rapporti tra i sindacati e la base degli iscritti, comunque dei lavoratori tutti, che da queste organizzazioni dovrebbero ricevere non solo assistenza e difesa dagli abusi dei datori di lavoro ma anche uno sbocco concreto per le richieste ai politici, in particolar modo sulle questioni della pensione: una volta che si esce dal mondo del lavoro “è cosa fatta”, quello a cui si ha diritto si deve prendere, quindi la lotta va fatta prima.

Accusati di aver fatto ben poco per i lavoratori precoci (al massimo qualche “timida” richiesta per la Quota 41), per gli esodati, per i Quota 96 della scuola e altre categorie, di non pressare con la dovuta decisione il governo in merito alla flessibilità in uscita per la pensione anticipata, che tra l'altro potrebbe portare ad un maggior turn over nel mondo del lavoro favorendo i giovani, ecco che le tre principali sigle sindacali, CGIL CISL e UIL organizzano 10 giorni di protesta: ci saranno presidi dal 5 al 10 ottobre davanti le prefetture delle principali città italiane, le strutture territoriali sono mobilitate e tutti i lavoratori sono invitati a intervenire.

Riforma pensioni 2015 in Legge di Stabilità, il tempo stringe

Pochi giorni fa abbiamo scritto che fino ad oradai sindacati sono giunte solo parole e dichiarazioni, pochissimi fatti.

Siamo lieti di dare notizia di questa iniziativa, seppur non possiamo negare di ritenerla tardiva.

Lo scopo è ovviamente chiedere al governo Renzi di varare interventi per una riforma delle pensioni secondo le emergenze e le esigenze ormai note a tutti. Il tempo stringe, la Legge di Stabilità è allo studio e tra poco verrà presentata: forse che il tempo non basta? Bisognava magari muoversi prima? I lavoratori pensionandi, gli esodati, i precoci, daranno ancora fiducia ai sindacati?