La riforma Pensioni con nuovi elementi di maggiore flessibilità per l'uscita in anticipo dal lavoro resta la priorità per i sindacati. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno già promosso dieci giorni di mobilitazione (dal 5 al1 5 ottobre) in attesa della legge di Stabilità 2016 e sono pronti a promuovere nuove forme di protesta per chiedere con forza l'introduzione di nuove nuovi criteri flessibili per il prepensionamento.

Finanziaria 2016, Cgil: più che delusi siamo molto arrabbiati

"Più che delusi - ha dichiarato oggi Susanna Camusso - siamo molto molto arrabbiati".

La rabbia non ferma la battaglia: "Non rinunciamo a quell'obiettivo", ha aggiunto il segretario generale della Cgil a proposito della flessibilità per la pensione anticipata. Le parti sociali sperano che delle correzioni alla legge Fornero, o comunque nuove forme di pensionamento con un'età pensionabile inferiore rispetto a quella attuale fissata in 66 anni, possano essere introdotte nell'ambito dell'esame della manovra di bilancio in Parlamento. "La discussione - ha detto infatti la Camusso - è appena cominciata. E non la consideriamo - ha sottolineato il leader della Cgil - la soluzione finale. Non si può pensare - ha proseguito - che questo tema venga rinviato fuori manovra".

A parte le dichiarazioni e i tweet del premier Matteo Renzi, i dettagli della ddl Stabilità 2016 sono stati diffusi ieri in un comunicato stampa di Palazzo Chigi.

Ma il testo, già inviato a Bruxelles, non è ancora disponibile sul sito web del governo. Tuttavia sono quattro le nuove misure per le pensioni: salvaguardia esodati, estensione opzione donna, no tax area e prepensionamenti part-time. Manca la flessibilità in uscita per tutti, non si sono trovate le necessarie coperture finanziarie.

Riforma pensioni, Cisl: è necessaria la flessibilità per tutti

"Ci riserviamo - ha spiegato invece il leader della Cisl - di vedere i testi definitivi, ma credo che manchi fondamentalmente - ha evidenziato - una cosa importante: la flessibilità in uscita per i lavoratori e le lavoratrici nell'accesso alla pensione. Argomento - ha aggiunto Anna Maria Furlan ieri sera al Gr1 Rai - che ha bisogno al più ha presto di una risposta".

La pensa diversamente la vice presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni (Pd). "É un'Italia che pensa positivo", ha detto commentando la manovra di bilancio. "È un'Italia -ha aggiunto la deputata dem - che non dimentica chi una casa non ce l'ha e destina fondi per gli alloggi popolari e - ha sottolineato - aumenta le risorse per il sociale. Inoltre - ha aggiunto la Sereni - conferma del bonus per le ristrutturazioni, alcune prime misure positive sulle pensioni e aumenta i fondi per la cooperazione internazionale".

Nel Pd non tutti sulla legge di Stabilità e la riforma pensioni la pensano allo stesso modo. Alfredo D'Attorre sembra pronto ad uscire come Pippo Civati e Stefano Fassina.

Cesare Damiano dice che sono state inserire misure importanti in manovra per le pensioni, ma che è ancora molto poco visto che il vero nodo da sciogliere è quello della flessibilità; non è escluso che i ddl per la pensione anticipata vengano riproposti sotto forma di emendamenti alla finanziaria. Anna Maria Parente la pensa in linea di massima allo stesso modo ed è fiduciosa sul fatto che il prossimo anno, nel giro di pochi mesi, il Governo Renzi, così come annunciato dal premier, varerà la tanto attesa riforma pensioni.