In vista della nuova legge di Stabilità che vedrà la luce tra due settimane in consiglio dei ministri, le proposte per la riforma delle Pensioni continuano ad agitare il confronto tra le forze politiche e sindacali. Nuovo scontro nell'ufficio di presidenza della commissione Lavoro dove sono all'esame diversi disegni di legge per la pensione anticipata. Il capogruppo di Alternativa Libera alla Camera, Walter Rizzetto, vicepresidente della commissione Lavoro, contestando il Governo Renzi sulle politiche in materia di previdenza sociale, replica alle dichiarazioni del presidente Cesare Damiano, della minoranza del Partito democratico.
Pensioni, Rizzetto (Al): minoranza Pd si accontenta di briciole
"La flessibilità - ha detto Walter Rizzetto, tra i parlamentari che hanno abbandonato il Movimento e stelle di Beppe Grillo - sarà più un danno che una opportunità". Rizzetto, che ieri ha inviato sulla questione pensionistica una lettera aperta al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la pensa così sulle diverse proposte per la pensione anticipata che arrivano da Palazzo Chigi e dal Pd "considerato che la flessibilità peserà molto - ha detto il deputato di Alternativa libera - sulle tasche dei pensionandi con tagli sostanziosi all'assegno mensile". In particolare, Rizzetto ha criticato le dichiarazioni di Damiano che ha espresso soddisfazione per gli impegni che si sta assumendo l'esecutivo sull'introduzione nella manovra finanziaria di alcune misure sulla previdenza.
Come la proroga dell'opzione contributivo donna, della settima salvaguardia degli esodati e delle possibili novità sulla flessibilità in uscita.
Flessibilità con penalità? Alleanza libera: tragedia annunciata
"Si tratta invece - secondo l'ex pentastellato - di una mezza tragedia annunciata. Anche se comprendo - ha aggiunto Rizzetto - che la minoranza del Partito democratico si debba ormai accontentare delle poche briciole - ha detto - che il governo gli concede".
Secondo il capogruppo di Alternativa Libera la minoranza dem sta incassando una "sonora sconfitta" sulla questione pensionistica e sta cercando di "trasformarla in una vittoria". "Non pensino, però - ha detto Rizzetto - che tutti coloro che attendono questi passaggi siano del tutto sprovveduti". L'attacco al governo, e in particolare alla minoranza Pd, quella più vicina al mondo sindacale, mostra come anche Alternativa libera, costituita dai fuoriusciti del Movimento 5 stelle, così come anche i fuoriusciti dal Pd a partire da Pippo Civati e Stefano Fassina, e probabilmente anche la Coalizione sociale di Maurizio Landini, siano alla ricerca di consensi tra la sinistra più "radicale" o comunque non filorenziana.