"Il problema della flessibilità previdenziale si lega a doppio filo con quello dell`occupazione giovanile". Lo ha sottolineato oggi il segretario generale della Confesercenti, Mauro Bussoni, illustrando i dati di un sondaggio sulla riforma Pensioni realizzato da Swg che ha intervistato un campione di potenziali beneficiari delle misure di flessibilità in uscita per la pensione anticipata di cui si discute ormai da tempo anche se il Governo Renzi sembra ormai deciso ad affrontare questo punto delicato della questione previdenziale il prossimo anno e non con modifiche alla legge di Stabilità in Parlamento.

Sicuramente non al Senato della Repubblica, pare di capire nelle ultime ore, ma forse qualche novità potrebbe arrivare nel successivo passaggio alla Camera dei Deputati.

Pensioni, Confesercenti: da 50% beneficiari ok taglio per flessibilità

Una relazione quella della rigidità della legge Fornero e delle difficoltà dei giovani a trovare lavoro "che per gli italiani è chiarissima", ha aggiunto Mauro Bussoni sollecitando intervenni al Governo Renzi. Secondo quanto emerge dal sondaggio Confesercenti/Swg, sono quasi 2milioni i potenziali lavoratori beneficiari di nuove formule di pensione anticipata, quasi uno su due di questi lavoratori (cioè il 49% pari a 960mila persone) sarebbe disposto ad accettare delle penalità sull'assegno previdenziale pur di poter accedere alla pensione anticipata a 62 anni.

E lascia con più piacere il posto di lavoro se vengono assunti dei giovani. Riduzione degli assegni pensionistici per le penalità sull'uscita anticipata, ma non troppo e non per tutti. Secondo quanto emerso dal sondaggio cala il numero dei lavoratori disponibili ad uscire prima del lavoro in proporzione all'aumento dei tagli degli assegni previdenziali.

Legge Stabilità, novità su pensioni nel passaggio alla Camera

Soltanto il 2% degli intervistati si è detto disponibile ad accettare qualsiasi forma di prepensionamento pur di smettere di lavorare. Il 30% solo se la penalizzazione sulla pensione anticipata non superi il 5%. Mentre il 12% è disposto ad accattare anche decurtazioni fino al 10%.

Soltanto il 5% accetterebbe tagli fino al 15%. Il 29% i lavoratori che non vogliono al momento accedere ai prepensionamenti. Molti gli indecisi: il 20% del totale degli intervistati. Questi alcuni dati su pensioni e pensionati che offrono un contributo al dibattito in corso sulla riforma previdenziale con particolare riferimento a nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro. Anche Confesercenti ha elaborato una proposta per la "staffetta generazionale che prevede per i lavoratori anziani vicini alla pensione che scelgono il part time - ha detto il segretario generale della Confesercenti - di non vedersi ridurre né lo stipendio né i contributi, in cambio - ha spiegato Mauro Bussoni - dell`assunzione nella stessa impresa di un lavoratore giovane". Una proposta certamente utile ad alleviare la drammatica situazione della disoccupazione giovanile in Italia e a restituire "giustizia sociale" alle "vittime" della legge Fornero.