Non mancherà di sollevare polemiche il servizio, andato in onda all'interno della puntata di ieri, lunedì 12 ottobre 2015, di 'Striscia la notizia'. Si parlava di Scuola ma soprattutto degli insufficienti finanziamenti che lo Stato italiano ha messo a disposizione degli oltre 8.000 istituti del nostro Paese, nonostante il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, abbia continuato ostinatamente, per tutta l'estate scorsa, ad osannare i tre miliardi stanziati con la legge 107.

Tapiro di Staffelli al ministro Giannini: il servizio di Striscia

E' stata proprio l'onorevole Giannini la protagonista del triste siparietto che abbiamo potuto vedere ieri sera in Televisione.

Il noto inviato del TG satirico, Valerio Staffelli si è recato alla Pinacoteca Nazionale di Ferrara, dove il capo del Miur era atteso, insieme ai colleghi Roberta Pinotti e Dario Franceschini, per un convegno avente come oggetto la valorizzazione del patrimonio immobiliare della città estense.

In un primo momento, i presenti hanno pensato che il 'tapiro' di Striscia la Notizia fosse destinato al ministro della Difesa, Pinotti, salvo poi accorgersi che la destinataria, invece, era la ministra dell'Istruzione.

Scuola, Staffelli di Striscia al ministro Giannini: 'Si faccia un esame di coscienza'

Da qui è nato un curioso inseguimento di Staffelli che continuava a sbugiardare il responsabile del Miur in merito alle false promesse del governo: 'gli studenti vanno a scuola col sapone, con la carta igienica e con gli asciugamani' ha ripetuto l'inviato del TG, braccato dai poliziotti della Digos che non hanno permesso a Staffelli di avvicinarsi al ministro per la 'consegna' del tapiro.

'Signor ministro, si faccia un esame di coscienza - ha denunciato il giornalista - quello che ha dato sono soltanto briciole di fronte ad un problema grave come questo'. Qui sotto potrete rivedere il servizio mandato in onda da Canale 5 e quanto successo a Ferrara: tra l'altro, Staffelli, visibilmente contrariato per la maniera con la quale è stato trattato, alla fine ha confuso Ferrara con Ravenna.