Nella seconda settimana di questo mese di novembre inizierà la Fase C della Buona Scuola attraverso la pubblicazione sul sito del Miur dell'Avviso della disponibilità sulPortale Istanze Online per accettare la proposta di assunzione. Ci sono 10 giorni di tempo per accettare le nomine in ruolo che decorrono dalla data di pubblicazione sul sito del Miur. Trascorso questo termine, la mancata accettazione sarà considerata rinuncia. Gli interessati riceveranno via e mail la notizia dell'esito di questa fase del potenziamento. Tuttavia esistono dei casi in cui è possibile spostare la presa di servizio qualora l'interessato abbia un'altra occupazione.

L'unica circostanza in cui non è possibile rinviare la presa di servizio in Fase C è quando si ha una supplenza in una Scuola paritaria.

Supplenza in una paritaria

L'unico caso in cui non si può rinviare la nomina in fase C è proprio questo in quanto la supplenza nella scuola non statale non è paragonabile a quella della scuola pubblica. Non può quindi rientrare dal caso previsto al comma 99 e pertanto bisognerà attivarsi immediatamente se si vuole accettare l'immissione in ruolo in questa fase attraverso la quale si realizza il potenziamento della Fase C previsto dalla legge 107.

Le due possibilità di rinvio della presa di servizio

Chi ha un contratto di lavoro stipulato con un privato e necessita di un preavviso per concluderlo può usufruire di quanto disposto dal comma 3 dell'articolo 18 del CCNL, ossia può chiedere di essere collocato in aspettativa.

Se l'impedimento ad accettare immediatamente l'incarico è di altra natura il docente ha un'altra possibilità, come chiarito anche dalla Faq numero 25 del Miur. E' possibile cioè inoltrare una istanza all'Ufficio Scolastico Regionale in cui spiegare esattamente i motivi che determinano la decisione di rinviare la presa di servizio ad esempio un lasso di tempo sufficiente per concordare col datore di lavoro precedente le dimissioni volontarie). L'Usr valuterà la richiesta tenendo conto della tempestività della comunicazione fatta dal docente e delle esigenze che egli avrà manifestato nell'istanza stessa.