Dopo il tanto parlare della scorsa primavera sul tema della flessibilità in uscita e della riforma delle Pensioni, la Commissione Lavoro sembra che abbia iniziato a fare sul serio. Tutto era fermo alle 19 proposte arrivate in Commissione, tutte allo studio e tutte bloccate per evidenti carenze di coperture finanziarie o per le troppo alte penalizzazioni nei confronti dei pensionati. Nella Legge di Stabilità appena varata, nessuna riforma e nessuna flessibilità in uscita è stata inserita per i motivi sopracitati. Da domani, 3 novembre, in Commissione Lavoro si inizierà ad approntare un disegno da proporre alle Camere, almeno questo è stato messo in calendario.
Perché questa accelerata?
Nella manovra finanziaria sono stati inseriti provvedimenti particolari per alcune categorie di lavoratori, l’opzione donna e la settima salvaguardia esodati. Proprio i problemi di quest’ultima che così come è stata apparecchiata sembra non riuscire a salvaguardare tutta la platea degli esodati, ha fatto in modo che si velocizzassero i lavori per la flessibilità. L’allarme è stato dato, tra gli altri, anche dal Presidente dell’Inps Boeri che in una intervista televisiva ha sottolineato come ci sia qualcuno che già pensa alla ottava salvaguardia. L’allarme è particolare, mette in dubbio tutto il pacchetto costituito in Legge di Stabilità perché sembra non essere vero che con la settima salvaguardia sisalveranno tutti quelli lasciati senza tutela dalla Fornero.
Inoltre, secondo Boeri, esistono anche “esodati fantasma”, quelli di aziende piccole che hanno tra i 55 anni ed i 65 anni che non hanno mai avuto accordi con i datori di lavoro ma che sono solo stati licenziati. Per questi, nessun inserimento nelle precedenti salvaguardie perché non fanno parte del gruppo di esodati riconosciuti dai Governi, quindi nessuna copertura.
Siamo arrivati ad un punto in cui non si è ancora approvata definitivamente questa settima salvaguardia che già si pensa all’ottava ed il Governo a questo punto proverà, almeno crediamo e speriamo, a creare una riforma generale della previdenza, per consentire finalmente di avere una flessibilità in uscita che coprirebbe tutti i buchi ancora vuoti.
Comitato Ristretto
La Commissione Lavoro della Camera, quella presieduta da Damiano, nell’ultima seduta ha nominato un piccolo pool di tecnici che lavoreranno all’obbiettivo flessibilità. La nascita di questo Comitato Ristretto, forse, semplificherà i lavori e faciliterà una sintesi tra tutte le proposte da valutare, che come abbiamo detto sono 19. L’obbiettivo del Comitato sarà creare una proposta unica e fattibile da presentare prima a Governo e poi al Parlamento per la sua valutazione ed eventualmente per la sua approvazione. Da quello che trapela, si tornerà a discutere partendo dalla proposta Damiano, con la sua uscita con penalità tra il 2% ed il 3% e con provvedimenti di uscita anticipata per chi assiste parenti disabili.
Da valutare anche un eventuale ritorno di fiamma per la proposta Boeri anche alla luce delle sue ultime idee, cioè quelle di reperire fondi tagliando il 50% dei vitalizi ai politici e sforbiciando pensioni alte ai dirigenti che in passato hanno avuto trattamenti agevolati sia come importi che come uscita dal lavoro.