Nel dibattito sulle pensioni anticipate, l’ultima dichiarazione da registrare è quella di Cesare Damiano, presidente della Commissione lavoro alla Camera, contrario alla proposta di prestito pensionistico contenuto nell’emendamento alla legge di Stabilità 2016 presentato dal capogruppo Pd al Senato, Giorgio Santini.

La contrarietà di Damiano al prestito pensionistico si aggiunge a quella del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e della minoranza del Partito Democratico che preferisce concentrare le energia, per quanto riguarda la legge di Stabilità, sugli emendamenti riguardanti l’allargamento della ‘settima salvaguardia’ per gli esodati, e l’opzione donna per le nate nel IV° trimestre del 1958.

Il prestito pensionistico APA per i disoccupati: di cosa si tratta

Secondo l’emendamento presentato al Senato, il prestito pensionistico APA (Assegno Previdenziale Anticipato) si applicherebbe, in via sperimentale fino al 2017, ai disoccupati cui mancano al massimo cinque anni per arrivare alla pensione. L’accesso al prestito pensionistico sarebbe condizionato allo stato di disoccupazione e alla condizione di poter riscuotere, alla maturazione dei requisiti pensionistici, un assegno pari ad almeno due volte il trattamento minimo INPS (circa mille euro).

I disoccupati in possesso di questi requisiti, potrebbero beneficiare di un assegno pari a 760 euro mensili sotto forma di prestito da restituire in piccole rate al momento della maturazione dei requisiti per la pensione.

Damiano: ‘Meglio la flessibilità in uscita’.

Il presidente della commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, si è espresso contro l’ipotesi del prestito pensionistico, ritenendo la soluzione migliore quella della flessibilità in uscita che ‘consentirebbe ai lavoratori, su base volontaria, di poter accedere alla pensione con 62 anni di età e 35 di contributi ed un massimo di’8% di penalizzazione’.

Nel caso in cui la sua proposta non dovesse incontrare il favore della Camera, Damiano si è detto disposto anche a condividere l’ipotesi avanzata dal presidente dell’INPS, Tito Boeri, con la quale sarebbe possibile trovare punti di convergenza.

L’analisi degli emendamenti alla legge di Stabilità 2016, iniziata al Senato, ed i successivi passaggi parlamentari, ci diranno se la novità sulle Pensioni anticipate riguarderà il prestito pensionistico o bisognerà attendere il 2016, come promesso da Renzi, per vedere l’introduzione di una qualche forma di flessibilità in uscita.