Quello della pensione anticipata è un tema che sarà affrontato nel 2016. Come è nello stile del premier Matteo Renzi, anche lo spinoso problema della flessibilità in uscita è stato affrontato dal presidente del Consiglio con un annuncio televisivo. Ospite sulla ‘odiata’ Rai3 nella trasmissione ‘Che tempo che fa’ di Fabio Fazio, Renzi ha comunicato che una soluzione per l’uscita anticipata dal lavoro non è ancora stata trovata e che è preferibile rinviare la soluzione al prossimo anno, quando si avranno conti chiari e si eviterà il rischio di commettere errori.

L’annuncio di Renzi: ‘Pensione anticipata nel 2016’

Contrariamente ai numerosi annunci degli ultimi mesi, l’attesa ‘correzione’ della legge Fornero per introdurre una flessibiltà in uscita non sarà inserita nella Legge di Stabilità 2015. Si attendeva, infatti, che il governo prendesse una decisione per consentire la pensione anticipata dei lavoratori con almeno 62 anni di età e 35 anni di contributi scegliendo tra le diverse proposte sul tavolo: da quella del presidente Inps, Tito Boeri, a quella del presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano. L’annuncio di Renzi è giunto , quindi, come una vera e propria doccia fredda sulle speranze dei lavoratori fortemente penalizzati dalla Legge Fornero.

La Legge di Stabilità 2015, in via di definizione in questi giorni, sarà imperniata sull’annunciato taglio di Imu, Tasi e Ires, più una serie di altre misure a favore dei più poveri per la cui copertura il Parlamento ha già dato il via libera per l’utilizzo in deficit del 2,4% del Pil l'anno prossimo, pari a circa 17,9 miliardi, rientrando comunque nei parametri previsti dalla flessibilità europea.

La protesta dei sindacati: ‘E’ sbagliato rinviare la flessibilità in uscita’

Non si è fatta attendere la reazione dei sindacati all’annuncio del rinvio della soluzione al problema della flessibilità in uscita. Il primo commento è arrivato dalla leader della Cisl, Annamaria Furlan che, impegnata nella conferenza organizzativa della Cisl torinese, ha fatto sapere di ritenere importante ‘l’inserimento di una misura a favore delle Pensioni anticipate già nella Legge di Stabilità per dare un segnale alle imprese e ai giovani’.

Dello stesso tenore l’intervento del segretario della Uil, Domenico Proietti, che ha posto l’accento sul fatto che una misura sulla pensione anticipata è necessaria per favorire il turn over a beneficio dei lavoratori più giovani.

Per quanto riguarda la leader della Cgil, Susanna Camusso, dall’annuncio del rinvio si deduce l’intenzione di attuare una manovra a ‘costo zero’ che vuol dire ‘a carico dei lavoratori’, ricordando, comunque, che sul tavolo rimane ancora in attesa di risposte anche il problema della settima salvaguardiaper gli esodati.