Diversi partiti politici hanno richiesto modifiche allaLegge di Stabilitàtramite appositiemendamenti; tali modifiche riguardanogli articoli 18 e 19: le rettifiche più numerose sono quelle inerenti allepensioni. Tra tutte spicca quella presentata dal Pd perla proposta che vede la volontà di attribuire l'assegno previdenziale anticipato ai lavoratori rimasti disoccupati. Il requisito fondamentale per potere ottenere tale assegno è l'essere distante dalla pensione, in data 31 dicembre 2017, per un lasso di tempo non superiore al lustro, ovvero di cinque anni.
Rettifiche richieste alla Legge di Stabilità
Come anticipato nelle righe sovrastanti numerosi sono i partiti che hanno richieste modifiche, tramite appositi emendamenti, agli articoli 18 e 19 della Legge di Stabilità. Lamodifica richiesta che ha suscitato maggiore scalpore è quella effettuata dal Pd: in essa viene perorata la causa dei lavoratori divenuti disoccupatiai quali mancano al massimo cinque anni per accedere alla pensione di vecchiaia o alla pensione anticipata. Ad essi il Pd vorrebbe dare la possibilità di accedere all'APA, assegno previdenziale anticipato. Una soluzione forse troppo onerosa per il Governo dal punto di vista economico? Di certo una buona fetta di lavoratori si troverebbe ad avere una situazione economica più rosea.
Quota 96, esodati,Opzione Donna: lenorme discusse
Tra gli aventi diritto all'APA troviamo anche gli esodati: essi sonolavoratori che hanno firmato un accordo con la propria azienda per accedere alla mobilitào per avere una buona-uscita ponte, accettando quindi di concludere il proprio rapporto di lavoro.Con laLegge Forneroessinon hanno più avuto accesso alla pensioneper limiti imposti dall'età anagrafica e conseguentemente a ciò non hanno avuto più nessuna fonte di reddito sulla quale contare.
L'APA, l'assegno che potrebbe essere interpretato da molti esodati o da quei lavoratori rimasti senza lavoro, ma con pochi anni che li separano dalla pensione, come una fonte di salvezza, non è dato a fondo perso. Verrebbe restituito all'Inps dal beneficiario stesso, una volta che egli ha maturato il diritto di accedere alla pensione.
Tale restituzione avverebbe nella misura di due terzi, mentre il restante terzo sarebbe a carico dello Stato.
Non mancano emendamenti chiesti per apportare modifiche all'Opzione Donna, nei quali appunto viene espressa la volontà di consentire tale opportunità, iniziata come sperimentale nel 2004,anche per leultime nate nelquartotrimestre del 1957 e 1958. Per quanto riguarda i Precoci, difesi da Cesare Damiano, forse anche per loro c'è una speranza: il Presidente della Commissione Lavoro della Cameracontinua prodigarsi per garantire loro un'uscita anticipatae maggiore tutela.Anche gli insegnanti, con la quota 96, potrebbero avere delle agevolazioni: tale norma consentelorodi accedere alla pensione con 61 anni d'età anagrafica e 35 anni di contributi oppure con60 anni d'età anagraficae36 anni di contributi. Con la Legge Forneroi requisiti per tale quota sono divenuti nulli: negli emendamenti presentati, si può sperare nella possibilità di un nuovo inserimento della quota 96? Non ci resta che attendere.