Prosegue oggi (11 novembre) la battaglia sugli emendamenti per le pensioni e non solo alla legge di Stabilità 2016. Proposte di modifica al testo varato dal cdm sono state presentate sia dalla maggioranza che dalle opposizioni in pressing sulla riforma Pensioni. In attesa della riforma organica che dovrebbe introdurre nuovi elementi di flessibilità per l'uscita in anticipo dal lavoro modificando in parte la legge Fornero, che il premier Renzi ha rinviato al prossimo anno, sulla questione previdenziale si punta con la manovra di bilancio a superare alcune criticità emerse in questi anni per effetto della riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti costretto a misure drastica, come quella per l'aumento dell'età pensionabile, per far fronte al rischio default che incombeva sull'Italia quattro anni fa.

In pensione tre anni prima rispetto ai requisiti anagrafici richiesti dalla legge Fornero

Tra gli altri emendamenti alla finanziaria sulla questione previdenziale, ci sono quelli di Area popolare, il gruppo parlamentare che fa parte della maggioranza nato dall'unione tra Ncd e Udc. "Sul tema delle pensioni - ha detto ieri in una nota il capo gruppo di Area popolare in commissione Bilancio al Senato, Marcello Gualdani - siamo al lavoro per superare le criticità che in questi anni - ha sottolineato - hanno presentato le normative presenti". Ap non propone la pensione anticipata a carico delle imprese e dei lavoratori, ma una nuove formula di prepensionamento che nelle intenzioni della proposta dovrebbe essere meno penalizzante per tutti e quindi più accettabile.

Una soluzione più favorevole in modo che possa davvero essere scelta dai lavoratori che vogliono andare in pensione qualche anno prima rispetto all'età anagrafica fissata dalla legge Fornero (66 anni e sette mesi). "La norma a cui stiamo lavorando - ha detto il senatore Marcello Gualdani - prevede il pensionamento tre anni prima dell'effettiva età pensionabile con un reddito - ha spiegato - pari alla pensione finora maturata.

Trascorsi i successivi tre anni nei quali il versamento dei contributi restanti sarebbe comunque garantito ed a carico dello Stato e dell'impresa - ha spiegato il parlamentare di Area popolare - il lavoratore entrerebbe in possesso della sua effettiva pensione. Si tratta - ha sottolineato il capogruppo di Ap in commissione Bilancio - di una soluzione che riuscirebbe in questo modo ad integrare le esigenze di lavoratori ed imprese".

Questa una delle proposte sulle pensioni presentate da uno dei gruppi parlamentari di maggioranza. Diversi emendamenti sono arrivati anche dalle opposizioni, sia dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che da Forza Italia di Silvio Berlusconi. "Gli emendamenti di Forza Italia alla legge di Stabilità - hanno spiegato in una nota il capo gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Paolo Romani, e il capogruppo degli azzurri in commissione Bilancio Andrea Mandelli - sono concentrati su pochi grandi temi che riteniamo strategici per il Paese. Ci sono misure - hanno detto i due parlamentari forzisti - per i pensionati, come l'innalzamento delle pensioni minime a 800 euro e l'anticipo al 2016 della no tax area per i pensionati.

E anche interventi per il Sud, dall'introduzione del credito di imposta a favore di imprese che investono in ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno - hanno spiegato i senatori Romano e Mandelli - all'estensione anche alle imprese nelle aree del Mezzogiorno della proroga per l'esonero contributivo delle nuove assunzioni".