Proseguono ininterrottamente le polemiche dei lavoratori precocicontro il Governo e la Legge di Stabilità che pare averli totalmente dimenticati. Prosegue ilpressing nei confronti dell'esecutivo Renzi, l'obiettivo di questi lavoratori è solo uno: ottenere la Quota 41 senza penalità e slegata dai vincoli anagrafici. Il problema di fondo per questa categoria di lavoratori ruota proprio intorno all'età: sono considerati anagraficamente troppo giovani, visto l'aumento dell'aspettativa di vita, per poter accedere alla quiescenza. Peccato però, precisano esausti i precoci, che hanno versato mediamente giàpiù di tutti gli altri lavoratori.
Avendo iniziato a lavorare in giovane età, molti di loro intorno ai 58/59 anni hanno già alle spalle 41 anni di contributi versati e chiedono di poter accedere di diritto alla loro 'meritata e pagata' pensione. La Fiom sta con i precoci e appoggia le loro richieste, eccovi gli ultimi aggiornamenti a riguardo.
Ultime news pensioni lavoratori precoci:la Fiom appoggia la quota 41
I precoci si stanno preparando, come è possibile vedere sulla loro pagina ufficiale facebook 'lavoratori precoci uniti a tutela dei propri diritti', per la manifestazione di sabato 21 novembre a Romaorganizzata dalla Fiom.Si scenderà in piazza a Roma, come ha precisato Landininella trasmissione'Di Martedì',proprio per dire basta alle scelte 'scellerate' del Governo e per stare dalla parte dei lavoratori, compresi i precoci e la loro giusta richiesta di Quota 41.
Non si può continuare a generalizzare, ha precisato Landini da Floris, l'aspettativa di vita non è uguale per tutti.A 70 anni non si può continuare a fare mansioni pesanti e chi è andato a lavorare in giovane età ha il sacrosanto diritto di accedere prima alla quiescenza, anche perché ha già versato contributi per una vita.
Si scenderà in piazza al fianco dei lavoratori esausti per dire basta: alle scelte politiche sbagliate, all'età pensionabile più alta d'Europa, al sistema puramente contributivo che penalizza chi ha carriere frammentate e stipendi bassi. Per cercare di ridurre le disuguaglianze e creare, concedendo la flessibilità in uscita, maggiori posti e opportunità per i giovani.
Roberto Occhiodoro, uno degli amministratori del gruppo dei precoci, avverte i suoi compagni che la Fiom è completamente dalla loro parte e che concederà loro la possibilità di parlare sul palco. Eccovi alcune delle sue parole estrapolate dal post:
"Prima di tutto un ringraziamento a Enzo Masini e tutta la segreteria organizzativa della Fiom per la disponibilità e l'attenzione dedicata alle esigenze dei Precoci. Alla Manifestazione del 21 novembre avremo il nostro spazio sul palco per un nostro intervento sui precoci. Dopo la chiacchierata avuta in cui esponevamo le nostre ragioni ci è stata riconosciutaa pieno la legittimità delle stesse e quindi lo spazio per esporle davanti a 100.000 persone".
Come dice Angelo Mele, altro amministratore del gruppo, in un post successivo, sempre visibile sulla pagina ufficiale Facebook dei precoci, 'poter intervenire il prossimo 21 dal palco della FIOM, non è cosa da poco'. Basterà però per arrivare alle 'orecchie di chi non vuol sentire'? Resta questa ladomanda che si fanno tanti lavoratori precoci.