La formulazione delle proposte di riforma della previdenza è arrivata dopo una puntuale richiesta del Governo, che desiderava avere un parere tecnico sulle possibili vie da percorrere in questo delicato ambito. Torna ad affermarlo con decisione il Presidente dell'Inps Tito Boeri, dopo le polemiche che sono scaturite nelle scorse settimane e la bufera che si è abbattuta sulla posizione dell'economista nel dibattito politico. "Rivendico per l'Inps un ruolo propositivo e non solo esecutivo" ha spiegato il tecnico durante un meeting organizzato per illustrare lo stato del bilancio sociale della Regione Piemonte.
"Ci è stato chiesto di formulare delle proposte e le abbiamo presentate a giugno di quest'anno, dopodiché il Governo ci ha chiesto di renderle pubbliche". Sarebbe infatti questo il realesvolgimento dei fatti riguardo l'analisi tecnica della situazione ed il successivo dossiercontenente le proposte di riforma suggerite dall'istituto pubblico di previdenza.
Riforma pensioni, Boeri preoccupato per i buchi di carriera ei disoccupati in età avanzata
Nel frattempo, non sono mancati i commenti sull'attuale situazione della previdenza pubblica. Il Presidente Boeri ha espresso la propria preoccupazione sulla situazione dei lavoratori con carriere discontinue, che allo stato attuale potrebbero andare incontro a problemi durante l'età di pensionamento.
Il problema principale per le carriere mobili è rappresentato dalle regole che dividono le diverse gestioni previdenziali, visto che "le ricongiunzioni sono troppo onerose". Tra i nodi che destano maggiore preoccupazioni vi sono anche i lavoratori e i disoccupati in età avanzata, che al momento restano esclusi dalla pensione a causa della rigidità del sistema.
Per questo motivo, trai suggerimenti dell'economista vi la creazione del reddito minimo per gli over 55enni e diuna misura per l'accesso all'Inps già a partire dai 62 anni di età (con 20 anni di versamenti). Il tutto potrebbe essere finanziato con un contributo di solidarietà sulla parte retributiva dei vitalizi più elevati (sopra i 3500 euro al mese).
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