Innalzamento delle Pensioni minime, estensione del bonus fiscale da 80 euro al mese anche ai pensionati con reddito basso e allargamento della no tax area, provvedimenti per la non autosufficienza, servizi sanitari pubblici più efficienti per anche per chi risiede nelle zone rurali. Sono queste alcune delle misure di riforma pensioni proposte da Cia, Anp e Inac. Le tre organizzazioni di categorie, rispettivamente rappresentate da Dino Scanavino, Vincenzo Brocco e Antonio Barile, consegneranno domani pomeriggio a Palazzo Madama, dove si sta discutendo la legge di Stabilità 2016, più di centomila firme, raccolte in questi mesi nel corso di diverse iniziative promosse in tutta Italia, per sollecitare al Governo Renzi questi provvedimenti e in particolare l'aumento delle pensioni minime.

Riforma pensioni: nuova petizione popolare promossa da Cia, Anp e Inac

A chiedere invano con diversi emendamenti presentati al disegno di legge di Stabilità 2016 all'esame del Senato sono stati nei giorni scorsi i parlamentari del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e di Forza Italia di Silvio Berlusconi, ma le proposte di modifica alla manovra dell'esecutivo in questa direzione sono state respinte dalla commissione per mancanza di coperture finanziarie. I gruppi parlamentari di Forza Italia e del Movimento 5 stelle hanno già manifestato l'intenzione di riproporre gli emendamenti sulla riforma pensioni alla Camera, non solo sull'aumento delle pensioni minime ma anche sull'ampliamento della no tax area pensionati.

M5s insiste anche sull'abolizione dei vitalizi dei politici e il ricalcolo contributivo delle pensioni d'oro come propone il presidente dell'Inps Tito Boeri. La petizione sulla riforma pensioni di Cia, Anp, e Inac - cominciata lo scorso maggio in tutta Italia - propone anche di estendere, come del resto aveva già promesso anche il premier, il bonus Irpef da 80 euro mensili ai pensionati con un reddito inferiore ai mille euro al mese.

Chiesto aumento pensioni minime ed estensione del bonus da 80 euro

Ma anche di ampliare la platea dei pensionati a basso reddito beneficiari della no tax area, su cui il governo ha rinviato le relative modifiche, forse, alla Camera insieme alle modifiche delle misure per esodati, opzione donna, prepensionamento part-time, mentre tutta da valutare, ancora, la possibile introduzione della pensione anticipata con la formula del prestito pensionistico.

"Un'iniziativa nata - hanno spiegato in un comunicato stampa congiunto i rappresentanti di Cia, Anp e Inac - per richiamare le Istituzioni e le forze politiche su un tema centrale - hanno sottolineato - per la sostenibilità del tessuto sociale del Paese". Le tre organizzazioni hanno spiegato di preferire la forma del dialogo costruttivo con il governo piuttosto che scendere in piazza a protestare come sta facendo, per esempio, la Fiom Cgil di Maurizio Landini che il 21 novembre prossimo promuove a Roma una manifestazione nazionale su lavoro, fisco e pensioni. Dino Scanavino, Vincenzo Brocco e Antonio Barile, presentando le firme domani pomeriggio (18 novembre) al Senato chiedono praticamente misure di tutela per "i pensionati - hanno spiegato - che percepiscono una pensione mensile chi si aggira intorno ai 500 euro. In molti casi - hanno sottolineato - percepiscono una pensione integrata al minimo".