Le ultime notizie che arrivano sul confronto parlamentare intorno agli emendamenti da discutere per la legge di stabilità 2016 e la riforma delle pensioni del governo Renzi raccontano di una 'caporetto' assoluta: a quanto pare, infatti, la maggior parte delle proposte emendative sono state bocciate e tutto sembra essere stato rinviato alla settimana prossima. Un dato sembra essere oramai certo: non si metterà in campo alcuna flessibilità in uscita 'pura', cioè una revisione dei requisiti anagrafici e contributivi della legge Fornero almeno per questo 2015.
Il premier Matteo Renzi e il suo esecutivo potrebbero comunque tirar fuori qualche proposta nel corso delle prossime settimane, proponendola alla Camera dove la discussione si sposterà: si parla, infatti, ancora di APA (il prestito pensionistico) che potrebbe andare a sostituire la misura del part-time. Il problema resta sempre lo stesso: si tratterebbe di provvedimenti poco appetibili e che quindi rischierebbero di essere un flop come fu, a suo tempo, il TFR in busta paga.La questione della riforma delle Pensioni del governo Renzi per il 2016 si sposta, in un certo senso, in Europa: infatti, la settimana prossima si attende una risposta da Bruxelles per quanto riguarda la questione dell'extradeficit.
Emendamenti e proposte che potrebbero arrivare: ultime news riforma pensioni
La settimana parlamentare si è chiusa, sul fronte della riforma delle pensioni 2015/2016, con un 'nulla di fatto': sono stati bocciati tutti gli emendamenti presentati e i comitati degli esodati hanno chiamato la mobilitazione. Innanzitutto, vi è stata la bocciatura per quanto riguarda l'allargamento della settima salvaguardia degli esodati – il ministro Poletti, tra l'altro, ha annunciato più volte che questa sarebbe stata l'ultima forma di tutela: in parole povere chi è dentro è dentro e chi è restato fuori può abbandonare ogni speranza.
Bocciatura anche per quanto riguarda l'allargamento dell'opzione donna anche alle nate nell'ultimo trimestre del 1958: inspiegabile perché praticamente a costo zero in quanto la famosa 'opzione donna' prevede il passaggio al contributivo. Nulla di fatto anche per i precoci, la categoria più penalizzata in assoluto: si dovrà continuare a lavorare per raggiungere i requisiti della riforma pensioni Fornero fino a che non si decida per un cambiamento di rotta.
Infine, ogni proposta di pensionamento flessibile è stata bloccata dalla Commissione Bilancio: la 'solita' questione delle coperture.
Europa e extradeficit: ultime notizie sulla riforma pensioni Renzi per il 2015/2016
Una 'buona notizia' potrebbe arrivare in settimana dall'Europa: si attende, infatti, la risposta dell'Europa sulla questione dell'extradeficit. L'Italia e Matteo Renzi in persona spera che Bruxelles conceda gli oramai 'celebri' 4 miliardi di extradeficit che il governo potrebbe utilizzare, tra le altre cose, anche per mettere in campo una manovra di riforma delle pensioni per il 2015/2016. L'elemento che, però, molti sottolineano è il rapporto che lega l'Europa agli Stati membri: le polemiche si registrano soprattutto sul fatto che debba essere un'entità sovranazionale a decidere sul debito pubblico di uno stato nazionale.
Insomma, anche su un tema delicatissimo e di equità sociale come quello delle pensioni, potrebbe essere l'Europa a decidere, ammesso e non concesso che Renzi decida di investire l'eventuale 'bonus' nel sistema previdenziale e non altrove. Per aggiornamenti sulla riforma delle pensioni Renzi, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.