Al via domani (24 novembre) l'iter della finanziaria 2016 a Montecitorio dopo il via libera a Palazzo Madama, mentre proseguono in commissione Lavoro alla Camera le audizioni sulla riforma pensioni e sulla disparità tra donne e uomini sulle questioni previdenziali. A Montecitorio, in materia pensionistica, si dovrebbero apportare delle modifiche alla manovra sulla salvaguardia degli esodati, sull'estensione dell'opzione donna, sulla no tax area per i pensionati e sull'ipotesi di prestito pensionistico. I sindacati e non solo, nel frattempo, insistono a chiedere interventi per una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro già nella legge di Stabilità 2016 piuttosto che continuare a rinviare.

Dello stesso avviso anche il presidente dell'Inps Tito Boeri che oggi è tornato a parlare di riforma pensioni rivendicando il "ruolo propositivo e non solo esecutivo" dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale che attualmente rappresenta.

Pensioni, sindacati: riforma Fornero penalizza di più le donne

Intanto, impazzano le proposte dei sindacati cui rappresentanti sono stati sentiti oggi in commissione Lavoro alla Camera. Le lavoratrici sono più penalizzate dei lavoratori per quel che riguarda il sistema previdenziale. "Ciò per il fatto - ha detto il segretario confederale della Uil, Nazzareno Mollicone - che le donne, oltre alla normale attività professionale, sono spesso occupate - ha spiegato - nella cura della famiglia, assistendo i figli minori e le persone con disabilità presenti in casa.

Tutto questo - ha sottolineato il dirigente sindacale - senza retribuzione né contribuzione utile ai fini pensionistici''. ''E' necessario - ha proseguito nel corso dell'audizione parlamentare svoltasi oggi in commissione Lavoro a Montecitorio - un intervento che riduca l'età pensionabile delle donne in ragione - ha aggiunto - dei figli avuti e delle persone con disabilità assistite". Ma non basta. "E' fondamentale anche - ha detto Mollicone - approfondire il tema del tipo di lavoro svolto, soprattutto - ha spiegato - per quanto attiene quelli usuranti''.

Previdenza, Cgil Cisl Uil Ugl: flessibilità per prepensionamenti

Dello stesso avviso la Uil di Carmelo Barbagallo. "La Legge Monti/Fornero sulle pensioni - ha detto Domenico Proietti, dirigente confederale del sindacato - ha ulteriormente peggiorato le condizioni previdenziali delle donne.

Per la Uil bisogna procedere - ha aggiunto il sindacalista durante l'audizione conoscitiva alla Camera - a una concreta reintroduzione della flessibilità d'accesso alla pensione". Differenze sulle pensioni tra uomini e donne anche per quanto riguarda le forme previdenziali complementari. "Dagli ultimi dati Covip - ha sottolineato audizione la dirigente della Cisl, Valeria Picchio - il 61% degli iscritti a forme pensionistiche complementari sono uomini mentre le donne - ha spiegato - sono la minoranza". Quale il motivo secondo la sindacalista? "Perché a fronte di un trattamento lavorativo discontinuo - ha detto la Pisicchio - è difficile aderire". "E' evidente che la riforma pensioni Monti/Fornero - ha detto Vera Lamonica, segretario confederale della Cgil - deve essere profondamente modificata reintroducendo nel sistema - ha aggiunto in commissione Lavoro a Montecitorio - gradualità, flessibilità e solidarietà".