A tracciare la linea di confine tra quello che si può fare e quello che non si può fare, i tempi, i modi e il lessico della riforma Pensioni del Governo Renzi sembra adesso il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, tra le fedelissime del premier che sulla questione previdenziale, dopo un anno di promesse, non si è più espresso durante l'esame della legge di Stabilità al Senato e che oggi (24 novembre approda alla Camera).

Pensioni, il ministro del Lavoro: per la flessibilità serve ancora qualche mese di riflessione

Il ministro per le Riforme ieri ha criticato il piano Inps annunciato da Tito Boeri, in particolare sui tagli alle pensioni d'oro, parlando di "diritti acquisiti" che bisogna fare attenzione ad eliminare. E ha spiegato, in polemica con il presidente dell'Istituto previdenziale, che sulla riforma pensioni non si possono fare "interventi spot" su una materia così delicata che richiede riflessioni, studi e simulazioni viste le ristrettezze economiche delle casse dello Stato e l'esigenza di tutelare la finanza pubblica attualmente salvaguardata anche dalla legge Fornero che i sindacati chiedono di modificare subito.

Oggi, ad utilizzare più o meno le stesse espressioni del ministro Boschi è il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, anche lui del Pd di Matteo Renzi. "Sul piano generale delle pensioni - ha detto oggi il ministro del Welfare - non credo che possa essere un intervento spot quello che si può fare - ha spiegato - su di un tema così importante".

Praticamente le stesse parole utilizzate ieri dal ministro Boschi.

Legge di Stabilità 2016, Poletti: forse un intervento per anticipare la no tax area pensionati

"Continueremo - ha aggiunto Giuliano Poletti a margine di un convegno a Bologna - il lavoro di miglioramento". L'esponente del Governo Renzi ha ricordato che "ci sono delle discussioni aperte", ma non sembra sbilanciarsi più di tanto sulle misure pensionistiche da introdurre nella legge di Stabilità 2016 nel suo passaggio alla Camera, anche se resta aperta la possibilità di ritoccare alcuni dei provvedimenti già inseriti alla Camera, come per esempio quello della no tax area pensionati, anche se non sembrano esserci novità né per la salvaguardia esodati e né per l'opzione donna.

Nulla sull'ìipotesi di prestito previdenziale per la pensione anticipata. "C'è la possibilità - ha detto Poletti - di riflettere sul tema della no tax area per vedere - ha spiegato il ministro del Lavoro - se ce la facciamo ad anticiparla ed eventualmente anche al 2016". In ogni caso, sulla riforma pensioni, "sul piano più strutturale - ha detto l'esponente dell'esecutivo - penso che abbiamo bisogno di qualche mese in più, per fare - ha spiegato - una riflessione completa su tutta la materia". Dunque il ministro del Lavoro conferma il rinvio della riforma pensioni al prossimo anno.