Nei giorni scorsi è trapelata la notizia che il ministero dell’Istruzione potrebbe anticipare il decreto contenente il termine per la presentazione della domanda di andata in pensione per il personale Scuola, docenti e Ata, con decorrenza a partire dal 1° settembre 2016.

La stima fatta da Azienda Scuola parla di oltre 20 mila dipendenti che potrebbero abbandonare cattedre e liberare posti negli istituti. Si tratta, a ben vedere, di un dato in diminuzione del 35 per cento rispetto a quello registrato nel 2015, la cui domanda andava presentata entro lo scorso 15 gennaio.

Pensioni scuola 2016, ecco i docenti e Ata che potranno presentare domanda

Nel dato previsto per il 2016 occorre puntualizzare le condizioni necessarie per presentare la domanda di pensione. Innanzitutto, tra gli oltre ventimila docenti e personale Ata che andranno in pensione, rientreranno coloro che al 31 dicembre 2011 rientravano nella cosiddetta “Quota 96”, vale a dire i professori ed gli impiegati Ata che possedevano i requisiti di età e di contribuzione necessari. Questi ultimi possono riepilogarsi nell’avere l’età minima di 60 anni con 36 anni di contributi, oppure 61 anni di età e 35 di contributi. Per le donne, invece, i requisiti sono costituiti da almeno 61 anni di età e di non meno di 20 anni di contributi.

Potranno, inoltre, presentare domanda di pensionamento i dipendenti che, al 31 dicembre del 2016, avranno già compiuto i 66 anni e 7 mesi di età oppure possono far valere l’anzianità contributiva, consistente in 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le lavoratrici, così come previsto dall’attuale normativa.

Pensioni 2016, le lavoratrici che potranno scegliere l’opzione donna

Inoltre, le lavoratrici potranno presentare domanda per rientrare nell’opzione donna: in tal caso, essendo dipendenti, dovranno già aver compiuto i 57 anni e 3 mesi ed aver versato non meno di 35 anni di contributi. Un controllo del requisito dell’età può essere assicurato dalla propria data di nascita che non dovrà essere posteriore al 30 settembre 1958.

Potranno presentare domanda, fa sapere il quotidiano Italia Oggi, anche i dipendenti che volessero trasformare il proprio rapporto di lavoro da full-time a part-time: in tal caso accederebbero alla pensione anticipata congiuntamente a quanto previsto per la settima salvaguardia.

Quando potranno andare in pensione i Quota 96?

E’ importante precisare, infine, che, in questo quadro che potrebbe subire variazioni nei primi mesi del 2016, non potranno chiedere di andare in pensione i dipendenti che la quota 96 l’hanno raggiunta dopo il 31/12/2011, ma prima del 31/08/2012. Questa categoria, infatti, potrà chiedere di andare in pensione con decorrenza a partire dal 1° settembre 2017.