Dopo la Buona Scuola, l’intervento di riforma del sistema scolastico non si arresta. Il prossimo passo è lariforma del sostegno, checostituirà un cambiamento forse ancora più incisivo di quanto accaduto finora con il discusso e criticato ddl 107. Alla base della proposta di legge una revisione del sistema di inclusione dei disabili e, di pari passo, una maggiore formazione per insegnanti specializzati nelle diverse forme di disabilità.

Tra docenti medicalizzati e continuità educativa: ecco come cambia il sostegno

Secondo le dichiarazioni di Davide Faraone, responsabile scuola per il Partito Democratico, la riforma del sostegno 2015/2016 farà leva su quattro aspetti principali: formazione degli insegnanti e continuità educativa in primis, accompagnati da una maggiore garanzia dei diritti degli alunni, una migliore organizzazione territoriale e un miglioramento dei rapporti con le famiglie stesse degli alunni.

In particolare lo scopo è quello di garantire un maggiore continuità educativa affiancata, ove necessario, dall’assistenza nell’istruzione domiciliare. Si appresta a fare più discutere invece la possibilità di somministrare farmaci a scuola, e il superamento della delega all’insegnante di sostegno.

Sostegno: i punti essenziali della riforma 2015/2016

Nella proposta di legge avanzata nel 2006 dalla deputata PD Katia Zanotti e ripresa dal FISH (Federazione per il superamento dell’handicap), si evince che il progetto di inclusione scolastica toccherà indirettamente tutti i docenti curriculari. Questi infatti dovranno, “attraverso una partecipazione corresponsabile alla predisposizione, all’attuazione e alla verifica del Piano Educativo Individualizzato” contribuire al progetto inclusivo.

A tale scopo interverrà anche “l’obbligo di formazione iniziale ed in servizio” per dirigenti e docenti sugli aspetti pedagogico-didattici ed organizzativi dell’inclusione scolastica e la presenza obbligatoria degli altri docenti alla stesura del Piano Didattico personalizzato all’inizio di ogni anno scolastico.

Nell’articolo 1 della proposta di legge è disposta la garanzia alla somministrazione dei farmaci in orario scolastico dietro prescrizione sanitaria, unitamente “all’individuazione dei livelli essenziali di prestazioni scolastiche, sanitarie e sociali necessarie”.

Per gli insegnanti è previsto un nuovo iter formativo cui seguirà unaquasi totale diversificazione delle carriere: sarà necessario conseguire una laurea ad hoc per il sostegno a seconda del livello scelto tra i quattro diversi indirizzi (infanzia, primaria, secondaria primo grado e secondaria secondo grado) e si accederà all’insegnamento attraverso un concorso ad hoc.

Per favorire la continuità didattica la riforma del sostegno 2015/2016 dispone per gli insegnanti a tempo determinato l’assunzione biennale per i docenti che prendono servizio in classi non terminali, mentre quelli a tempo indeterminato seguiranno gli alunni con BES per l’intero ciclo.

I docenti di sostegno avranno un ruolo attivo anche per quel che riguarda la certificazione delle disabilità, di competenza dell’Asl, coadiuvata dal supporto della famiglia e del docente attraverso l’istituzione del Profilo di funzionamento (in luogo della diagnosi funzionale e profilo dinamo funzionale).