La Legge di Stabilità 2016 occupa un posto di rilievo nelle ultime notizie sulle pensioniad oggi 10 novembre 2015. Lavoratori precoci, donne ed esodati sono in attesa di novità importanti dall’ex finanziaria sebbene le aspettative, per i più, non siano così rosee. In queste settimane saranno discussi gli emendamenti che, numerosi, tenteranno di incidere sulla bozza del provvedimento licenziata dal Consiglio dei Ministri. Quali sono le proposte più significative? Blasting News, come sempre, sta seguendo le news dal cantiere della previdenza: scopriamo insieme di cosa si sta discutendo in Parlamento analizzando le più importanti manovre in corso.

Pensioni oggi 10 novembre 2015: ultime notizie dalla Legge di Stabilità

Tra gli emendamenti depositati a Palazzo Madama i più significativi riguardano le penalizzazioni sulla pensione anticipata per i pensionati ante 2015 e la riproposizione del prestito pensionistico come soluzione per la flessibilità in uscita.

Con il primo dei due emendamenti, in pratica, si chiede di parificare la condizione dei lavoratori che hanno avuto accesso alla pensione anticipata prima del 2015 e che hanno subito le decurtazioni agli assegni fissate all’epoca dalla Legge Fornero. Se ne discute fin dall’anno scorso quando, proprio in Legge di Stabilità, fu sospeso fino al 2018 il taglio che all’epoca valeva per chi usciva dal lavoro prima dei 62 anni.

Il secondo significativo emendamento che apprendiamo dalle ultime notizie sulle pensioniriguarda il prestito pensionistico: ne abbiamo parlato più volte nel corso degli ultimi anni ed eccolo ritornare. L’idea, in principio, fu dell’ex ministro Giovannini che partorì l’idea di prevedere la pensione con qualche anno di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge e l’assegno erogato dall’Inps.

La somma versata verrebbe restituita, una volta maturati i requisiti, con piccoli prelievi sulle mensilità previdenziali. Ora a riproporlo è il senatore PD Santini. Nel gruppo Dem questa proposta è sempre piaciuta, almeno a Palazzo Madama, visto che già in estate fu depositata una proposta simile in Commissione Lavoro e che anche Pietro Ichino più volte ha caldeggiato il proposito.