Le assunzioni della Buona Scuola voluta dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, stanno destando sempre più le perplessità del personale scolastico e, soprattutto, dei presidi che si sono ritrovati ad essere assegnati dei docenti inutili. Soprattutto quelli immessi in ruolo con l’ultima fase, la C, del Piano straordinario delle assunzioniche doveva rappresentare l’“organico di potenziamento”, ma che, invece, si sta rivelando un vero e proprio flop.
Anche perché gli stessi istituti erano stati chiamati ad esprimere, entro la metà del mese di ottobre, le proprie preferenze di potenziamento di docenti nelle discipline suddivise per aree.
Ma poi il ministero dell’Istruzione ha tenuto scarso conto delle indicazioni provenienti dalle scuole col risultato di produrre abbinamenti prof-istituti del tutto fantasiosi.
Assunzioni Buona scuola, in un istituto professionale assegnati 6 prof di artistica su 8 del potenziamento
E’ ormai risaputo che tanti insegnanti di diritto sono stati assegnati un po’ ovunque, ma soprattutto alle scuole medie dove davvero la loro presenza è oltremodo imbarazzante.
Il quotidiano “La Stampa” di oggi, 14 dicembre, riporta il caso di un istituto professionale di Birago dove, su otto nuovi insegnanti assegnati, ben sei provengono dall’area artistica. Circostanza che ha fatto in modo che il preside dell’istituto, Barbato Vetrano, chiedesse di poter disporre di supplenze nelle discipline che maggiormente necessitano.
Ma la sua richiesta è stata rigettata.
Assunzioni scuola, il paradosso delle supplenze e dei docenti di sostegno
Proprio l’assegnazione delle supplenze è un altro punto controverso della riforma. La maggioranza dei docenti da poco assunti, sia nella fase B che nella C, ha potuto differire la presa di servizio al prossimo anno scolastico conservando la supplenza annuale con la quale ha già iniziato il corrente anno oppure mantenendo il proprio lavoro, anche al di fuori dell’area scolastica.
Ma la stessa legge 107 del 2015 dispone che il sostituto debba essere della stessa classe di concorso del professore assente. Dunque, se in una classe manca il professore di italiano o di matematica e ne arriva uno di diritto, è necessario che si rimuova l’errore.
Ancora peggio, se possibile, la situazione tra i docenti del sostegno. Se manca il titolare, la legge impone che il sostituto debba essere necessariamente specializzato. Ma gli specializzati sono, ormai da tempo, esauriti.