Si può parlare di cauto ottimismo per tutti coloro che non vinceranno il concorso scuola 2016, pur essendo titolari di abilitazione conseguita attraverso percorsi altamente selettivi (TFA) o attraverso l'anzianità di servizio (PAS). È infatti arrivata la notizia che l'odg alla legge di stabilità 2016 del M5S, a firma Silvia Chimienti, è stato approvato. Si tratta di una questione tra le più discusse negli ultimi giorni, il destino dei 120mila docenti che non supereranno le prove del prossimo concorso Scuola, e le parole dell'onorevole dei Cinque Stelle sono molto chiare: il governo Renzi si impegna a prevedere una fase transitoria specifica per tutelare questa categoria di docenti.

A fare eco alle parole della Chimienti, arrivano le dichiarazioni della Ghizzoni del Partito Democratico, la quale è sembrata però essere molto più prudente. Ecco quali sono le prospettive e i dubbi sulla questione.

Chimienti e la fase transitoria per i non-vincitori del concorso scuola 2016

La categoria dei docenti abilitati tramite PAS e TFA (ma si parla anche dei laureati in SFP) può sperare in qualcosa di meglio e di più che nel semplice concorso scuola 2016 che sarebbe divenuto una specie di bellum omnium contra omnes. L'ordine del giorno della Chimienti del M5S, infatti, è stato accolto e il governo dovrebbe preparare una fase transitoria per questa tipologia di insegnanti. Secondo l'onorevole dei Cinque Stelle, si tratta ora soltanto di chiarire nel merito quale possa essere questa fase transitoria, le ipotesi in campo sono due: o altre procedure concorsuali specifiche e riservate o, ancora meglio, un piano pluriennale di immissioni in ruolo mediante lo scorrimento delle graduatorie.

Ghizzoni e la fase transitoria per i non-vincitori del concorso scuola 2016

Anche la Ghizzoni del PD è intervenuta sulla questione dei docenti che non vinceranno il concorso scuola 2016. Le sue parole sono sembrate molto più prudenti di quelle della collega del M5S e hanno suscitato parecchi dubbi negli interessati. L'onorevole del PD ha ricordato semplicemente che una disciplina del genere era già presente tra le righe della legge 107 del 2015 (la riforma della 'Buona scuola') e che quindi il governo si impegna realmente a pensare questa fase transitoria: nelle sue parole, però, gli unici citati sono i docenti che vantano 36 mesi di servizio pregresso nelle scuole e non tutte le categorie di abilitati (fuori resterebbero il TFA e i laureati SFP).

La questione, dunque, resta ancora aperta, ma le pressioni politiche sembrano comunque portare un primo risultato. Ricordiamo che gli abilitati TFA, PAS e SFP sono i grandi delusi della riforma: non sono entrati, infatti, nel piano straordinario di assunzioni e il loro destino, per il momento, resta appeso alla vittoria del prossimo concorso scuola che, presumibilmente, sarà bandito nel 2016. Per aggiornamenti e ultime novità sulla scuola, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.