Sempre più chiare e definite le news che giungono sul fronte Pensioni ed in particolar modo sugli emendamenti presentati dalla minoranza dem allo scopo di ricomprendere le nate nell'ultimo trimestre del 58 nel regime sperimentale opzione donna. Le notizie aggiornate non vanno però nella direzione sperata, per poter parlare di opzionedonnanessunaesclusa è certamente presto, anche se un piccolo passo avanti è stato pur fatto in questa direzione in commissione Bilancio alla Camera. Cerchiamo di comprendere in dettaglio quali sono leultime novità e perché queste abbiano alimentato il malumore delle iscritte al gruppo 'opzione donna-ultimo trimestre 58', che definiscono quanto raggiunto oggi l'ennesima beffa, un 'contentino' che non può certamente risollevare gli animi di chi sperava nella definitiva risoluzione di questa odissea.

Opzione donna, le ultime news a 15/12:estensione solo a conti fatti

Dopo le lunghe attese e le tante speranze riposte negli emendamenti concernenti l'estensione dell'opzione donna all'ultimo trimestre del 58, oggi pare essere arrivato il verdetto. Che però si allontana e di molto da quanto avrebbero voluto sentirsi dire le donne attualmente escluse dalla legge 243/2004 così come sancita dalla Legge di Stabilità. L'emendamento appena approvato alla legge di Stabilità in Commissione Bilancio inerente la fattibilità dell' estensionedell'opzione donna così cita "sarà possibile solo se all' attività di monitoraggio dovesse risultare un onere previdenziale inferiore rispetto alle previsioni di spesa".

Solo dopo tale monitoraggio sui costi effettivi e sulle risorse 'rimaste' verrà disposto con un successivo provvedimento legislativo l'uso dei fondi non utilizzati per interventi con finalità analoghe, come appunto il seguito di tale sperimentazione. Certo non si tratta di una chiusura,e questo è certamente positivo per le nate nel IV trimestre del 1958,ma non si può certo parlare di vittoria, al momento non resta che attendere e confidare che 'a conti fatti' passi l'estensione dell'opzione donna. Il monitoraggio verrà effettuato il 30 settembre di ogni anno. Ennesimo rinvio dunque e nessuna risoluzione definitiva.