Resta ferma a zero la perequazione dei redditi percepiti dai pensionati nel 2016, così come previsto all'interno del decreto emanato dal Ministero delle Finanze lo scorso 19/11/2015 a proposito delle rivalutazioni per l'inflazione. Lo stop agli adeguamenti degli assegni è stato infatti confermato con la pubblicazione del provvedimento all'interno della Gazzetta Ufficiale, così come previsto ai termini di legge. La misura della rivalutazioneresta comunque temporanea, visto che è stata ottenuta verificando i dati Istat da gennaio a settembre 2015, pertanto potrebbero arrivare delle modifiche in seguito ai dati riguardanti l'ultimo trimestre dell'anno.

Vi è poi da segnalare che i pensionati dovranno comunque far fronte alla restituzione dello 0.1% di surplus che è stato versato come maggiorazione l'anno passato, visto che le stime risultavano più alte del dato effettivamente registrato.

Pensioni, ecco cosa succederà nel 2016 in relazione alle rivalutazioni

Stante la situazione, è possibile delineare quello che accadrà il prossimo anno in relazione agli adeguamenti istat. Seguendo l'impostazione pubblicata in Gazzetta ufficiale, il 2016 dovrebbe vedere una trattenuta dello 0.1% nella mensilità dei pensionati, visto che l'inflazione continua a restare ferma mentre anche per l'ultimo trimestre del 2015 non sono attesi particolari cambiamenti di trend.

Bisogna sottolineare anche che quello attuale è un cambio di paradigma rispetto al passato, visto che in genere i dati sulle rivalutazioni avevano sempre presentato valori positivi. Resta ancheda monitorare le conseguenze della decisione presadalla Consulta in merito alblocco delle perequazioni riguardanti gli assegni superiori a tre volte la pensionesociale.

Infine, sui mancati adeguamenti si sono espressi nelle scorse settimane i sindacati, chiedendo un passo indietro all'esecutivo sui tagli previsti non solo per il prossimo biennio, ma anche a partire dal 2017.

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