Gli occhi dei pensionandi restano puntati sulla Camera dei Deputati, dove entro breve si deciderà la sorte degli emendamenti depositati presso la Commissione bilancio. Come abbiamo riportato nella nostra intervista di ieri al Vice Presidente della Commissione lavoro Walter Rizzetto, la procedura in corso prevede di selezionare circa 600 proposte correttive tra le 6000 presentate nella passata settimana, una prassi che ha destato non poche perplessità visto il criterio "quantitativo" adottato. Stantela situazione, appare chiaro che tra i nodi più caldi vi sianola settima salvaguardia dei lavoratori esodati e l'estensione del pensionamentoa tuttele lavoratrici con opzione donna.
Su entrambi i fronti restano delle aree di criticità, visto che nel primo caso i pensionandi chiedono l'allargamento all'intera platea composta datutti i50000 soggetti censiti dall'Inps, mentre per l'OD la richiesta è di estendere il diritto alla quiescenza anche a coloro che se lo vedono negare per via dell'adeguamento alle aspettative di vita.
Pensioni, si attende di comprendere cosa passerà dalla tagliola della Commissione bilancio
A questo punto bisognerà attendere di scoprirequale sarà il testo definitivo proposto in aula per l'effettiva discussione. Oltre alle questioni già citate dell'opzione donna e della platea dei lavoratori esodati vi sono altre proposte in attesa di essere valutate nel campo previdenziale.
Ricordiamo ad esempio l'opzione di cumulo del riscatto degli studi universitari con la maternità, oppure l'anticipazione dell'estensione della no tax area per chi è già in pensione a partire dal 2016. Purtroppo resta invece improbabile un intervento in favore dei lavoratori precoci e della flessibilità, visto che il Governo ha rimandato ai prossimi mesi la discussione riguardante la creazione di un nuovo meccanismo di pensionamento anticipato.
Mentre anche la vicendadella proroga di opzione donna al 2018 sembra destinata a restare al di fuori del perimetro della legge di stabilità 2016.
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