Flat tax, aumento Pensioni minime, riforma della giustizia, riduzione delle tasse. Non sono le ultime novità in arrivo con la legge di Stabilità 2016 appena varata in seconda lettura alla Camera, ma le proposte di legge contenute nel programma di Forza Italia. Ritorna oggi in campo Silvio Berlusconi. L'ex premier, che ha in parte risolto i suoi problemi con la giustizia anche se certo un provvedimento di amnistia o indulto come quelli di cui si parla in questi giorni lo aiuterebbe, con una telefonata a militanti e dirigenti azzurri riuniti a Imola, rilancia il "nostro programma liberale di sempre".

Pensioni, fisco, giustizia: il programma liberale di Berlusconi e altre novità

Forza Italia critica i mancati interventi nella legge di Stabilità 2016, a partire dalla bocciatura dell'emendamento azzurro per l'aumento delle pensioni minime. Proposta, a dire il vero, sostenuta anche dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo con lo stesso risultato. Sulla riforma pensioni l'esecutivo ha già annunciato un intervento per il prossimo anno, come hanno più volte spiegato il premier Matteo Renzi e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. "Abbiamo pensato a un aumento a 1000 euro della pensione minime per i nostri pensionati - ha sottolineato il leader di Forza Italia telefonando all'incontro con militanti e dirigenti riuniti a Imola - perché con meno non si riesce più a vivere dignitosamente".

Ma non finiscono qui le proposte e le promesse dell'ex premier che sembra pronto a nuove sfide elettorali. "Applicheremo la flat tax - ha detto - al di sopra dei 12.000 euro". Oltre al "programma liberale di sempre" nell'agenda delle proposte azzurro ci sono "cose nuove - ha spiegato Berlusconi - e tutte possibili". Tra queste novità berlusconiane la chiusura di Equitalia, oltre alla flat tax che fa parte anche del programma economico della Lega Nord di Matteo Salvini.

Riforma giustizia, Forza Italia rinuncia alla battaglia per amnistia e indulto

Rimane il vecchio cavallo di battaglia della riduzione della pressione fiscale sintetizzato nel motto berlusconiano per eccellenza: "Meno tasse per tutti". "Via - ha promesso ancora il presidente di Forza Italia - l'imposta sulla casa, all'imposta sulle successioni, all'Irap alle imprese".

E poi c'è la riforma della giustizia. Un po' giustizialista come vuole la Lega Nord di Salvini, un po' ipergarantista come vuole la tradizione berlusconiana. "Un po' di disciplina delle intercettazioni e della custodia preventiva - ha spiegato Silvio Berlusconi - del diritto alla legittima difesa". A proposito di giustizia e carcerazione nessun riferimento alle questioni aperte nel dibattito giuridico e politico su amnistia e indulto, un tempo provvedimenti cari a Berlusconi anche se adesso sembra averli accantonati per non incrinare più di tanto i rapporti con la Lega Nord di Salvini, fortemente contraria a ogni provvedimento di clemenza in favore dei detenuti e sostenitrice a spada tratta del principio della certezza della pena.