Prosegue anche sui social network e in tv il dibattito sulla riforma Pensioni. Diversi gli interrogativi sulle diverse opzioni previdenziali mentre c'è chi brinda alle prime novità in arrivo con la legge di Stabilità 2016 in materia pensionistica. "Volevo chiederle se il contatore di Opzione Donna salvaguarda solo le donne dell'ultimo trimestre de '58, o c'è una speranza anche per la proroga di Opzione Donna fino al 2018?". A chiederlo, in diretta tv nello studio di Mi mandi Rai 3 al presidente della commissione Lavoro alla Camera, è Giulia Molinaro, tra le amministratrici del gruppo Facebook "Opzione Donna Proroga al 2018", tra i gruppi creati sul social network per "sostenere la nostra causa, ancora irrisolta".
Riforma pensioni, dibattito in tv a Mi manda Rai 3
Cesare Damiano ha illustrato alcune delle novità previste nella legge di Stabilità 2016 sulle pensioni, e in particolare sulla proroga della sperimentazione di Opzione Donne fino al 31 dicembre 2015 e l'introduzione di un "contatore" per monitorare le spese per poi procedere ad una eventuale - anche se sostanzialmente data "certa" ma fino a un certo punto - ulteriore proroga che comunque, a quanto pare, non potrà arrivare fino al 2018 senza risorse aggiuntive. "Ci siamo inventati il contatore. Perché secondo me - ha detto il deputato della minoranza Pd - quei 2,5 miliardi per 36.000 donne che dovrebbero andare in pensione (secondo i dati ipotizzati dall'Inps, ndr) sono cifre esagerate.
E noi aspetteremo il settembre del prossimo anno per fare una verifica di quanto si è speso. Se si risparmiano, come io penso, delle risorse, abbiamo messo la clausola che non chiude la sperimentazione al 31 dicembre di quest'anno ma la allunga - ha spiegato il presidente della commissione Lavoro - oltre quella data. Rispondendo alla domanda: c'è speranze per la proroga Opzione Donne fino al 2018?
No. No! Lo dico perché io sono sempre trasparente, no".
Damiano su Opzione Donna 2018: non c'è speranza
"Noi dobbiamo vedere - ha spiegato Cesare Damiano - quello che si risparmia, e con i soldi che si risparmiano la proroga fino al 31 dicembre 2015 diventerà poi fino al primo febbraio, primo marzo, primo aprile, primo giugno...
e includeremmo tutte le donne, che in seguito di quei risparmi, avranno l'età anagrafica che consente loro di andare in pensione". Il tema della riforma pensioni resterà nell'agenda politica e parlamentare. Il Governo Renzi dovrebbe affrontare la questione, secondo le ultime promesse del premier, nei primi mesi del 2016. "Ora Renzi si occupi della flessibilità", ha ribadito Damiano ieri in un'intervista a Il Manifesto rilanciata oggi sulla sua pagina Facebook. I sindacati sono sul "piede di guerra" dopo un anno di attesa dell'apertura del tavolo di confronto a Palazzo Chigi. C'è grande attenzione da parte del sistema mediatico anche grazie alle diverse "proteste quotidiane", tam tam virtuali ma non tanto, che impazzano sui social network.
"Nel nuovo anno - ha annunciato la conduttrice di Mi Manda Rai 3 Elsa Di Gati - continueremo a occuparci di pensioni. Continueremo a insistere su tutto: su esodati, su lavoratori precoci, su opzione donna".