Shopping di Natale, corsa ai regali e spesa a rischio per lo sciopero di supermercati e centri commerciali sabato 19 dicembre, al motto di #fuorittuti: si tratta di una replica dello sciopero della Grande Distribuzione Organizzata del 7 novembre, le cui adesioni sono state del 75% secondo i sindacati ma con disagi che sembrano siano stati contenuti per la clientela e quindi poco danno per le aziende della GDO coinvolte, ma che essendo questa volta programmato per l'ultimo sabato utile per gli acquisti e la spesa di Natale potrebbe avere effetti più evidenti.

Vediamo dunque i motivi dello sciopero dei supermercati e dei grandi magazzini, quali marchi sono coinvolti e altre eventuali informazioni.

Supermercati e centri commerciali in sciopero, il comunicato sindacale

Questa agitazione dei lavoratori del commercio era prevista già da due mesi, infatti con lo sciopero del 7 novembre era già stata annunciata la replica per questo sabato prenatalizio. La protesta nella GDO è stata organizzata dai tre sindacati maggiori CGIL, CISL e UIL, per la precisione dalle organizzazioni di settore FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS, che nel loro comunicato affermano quanto segue: “nonostante la mobilitazione di novembre non sia arrivato alcun segnale di apertura al confronto, nessun cambio di passo che possa dare adito alla riapertura dei negoziati” in merito al rinnovo del contratto di lavoro dei lavoratori della Grande Distribuzione Organizzata, che risulta scaduto da due anni.

Tra gli elementi contestati ci sono anche gli orari di lavoro ormai sempre più vicini al modello 24/7, cioè orario continuato tutta la settimana o comunque con aperture anche durante i giorni festivi ed i week end, ed ovviamente la questione salariale visto che le paghe non risultano in linea con il costo della vita.

Sabato 19 dicembre sciopero della Grande Distribuzione Organizzata: i marchi coinvolti

Almeno teoricamente l'agitazione dovrebbe coinvolgere tutti i supermercati e i centri commerciali in Italia visto che è stata indetta dai tre sindacati maggiori a livello nazionale: che si tratti di Esselunga, Coop o Carrefour, piuttosto che Decathlon, Zara, Upim, Ikea, Rinascente...

e gli altri marchi presenti nelle nostre città, disagi e rallentamenti nel fare la spesa o lo shopping di Natale sono possibili ovunque. Ci sarà da vedere però quanti lavoratori davvero aderiranno alla protesta: di certo non si tratta, purtroppo, di una categoria molto forte a livello sindacale in quanto composta in prevalenza da giovani, studenti e precari. Poi magari essendo periodo di Natale le aziende proporranno qualche piccolo incentivo economico per lavorare di sabato...

Comunque il motto dello sciopero è ancora una volta #fuoritutti e sono previsti anche flash mob e manifestazioni, in particolare un corte nazionale a Milano