Una lettera scritta alla Regione Toscana e firmata dai sindacati Flc-Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda Toscana traccia un quadro completo dell'enorme disagio che sta vivendo la Scuola pubblica in questa regione. Un quadro orripilante, purtroppo, che siamo costretti a vedere anche in molte altre zone d'Italia.

La scuola in Toscana è in uno stato di confusione totale e se si è arrivati a queste condizioni è per 'merito' dell'approvazione della riforma Buona Scuola, una legge 'frettolosa' e mal congegnata.

Toscana, scuole nel caos per sostegno e ATA: ultime news 19 dicembre

Gli Istituti versano in gravissime difficoltà anche per colpa delle norme restrittive riguardanti il personale ATA. Viene fatto l'esempio dell'Istituto 'Don Milani' di Castelfranco Pian di Scò, costretto a ricorrere alle risorse di provenienza comunale per riuscire a mantenere il servizio e tutto ciò per non aver ricevuto in deroga i posti di collaboratore scolastico, invocati da tempo e mai concessi.

Situazioni che rasentano il grottesco anche per quanto riguarda il sostegno: ignobile quanto accaduto all'Istituto Comprensivo di Capolona, dove, per carenza di aspiranti, non sono stati assegnati i 2 posti richiesti per il potenziamento dell'organico; ne deriva che i 3 alunni disabili iscritti a quella scuola resteranno senza il loro insegnante visto che non è consentito nominare supplenti...

Scuola, docenti fase C: assegnati insegnanti in materie non richieste

La fase C, quella relativa per l'appunto al potenziamento dell'organico, si è rivelata un vero e proprio fallimento a dispetto dei toni trionfalistici e degli spot pubblicitari del ministro Giannini. Molto spesso, gli insegnanti che sono arrivati non rispondono alla tipologia della materia richiesta (o addirittura su materie 'inesistenti' in quella determinata scuola...) senza contare che molti docenti hanno differito la presa di servizio e ancora non si sa cosa fare con le supplenze.

I sindacati affermano, senza mezzi termini, che tutta questa procedura è stata portata avanti senza la benchè minima preoccupazione per la qualità della scuola: le proposte, dicono le forze sociali, le abbiamo fatte e abbiamo sempre dato la massima disponibilità per avviare un confronto, il fatto è che ci è stata sempre chiusa la porta in faccia. Non abbiamo avuto nessuna considerazione, forse le nostre proposte, concludono i sindacati, forse non le hanno nemmeno lette.