Per trovare lavoro in Italia, la laurea non serve più. O meglio, non basta. Stiamo ancora fronteggiando la crisi economica e malgrado gli slogan del governo che annunciano la ripresa e la diminuzione della disoccupazione, la situazione lavorativa per i laureati e neolaureati risulta ancora drammatica. Stando agli ultimi dati infatti, in Europa solo la Grecia risulta peggiore dell’Italia dove la media dei laureati occupati risulta essere poco più del 50%, anni luce dietro quella dell’Unione.

Laureati, occupazione a picco: in Europa peggio solo la Grecia

Malgrado in questi ultimi tempi il governo Renzi si stia sbracciando per riportare l’attenzione sulle recenti statistiche che parlano di una diminuzione della disoccupazione, la situazione di chi ha investito denaro e anni di studio per l’agognato “pezzo di carta” è a dir poco preoccupante. Stando all’ultimo studio di Almalaurea in Italia solo il 52,9% dei laureati trova lavoro entro tre anni dal conseguimento della laurea, in un'Unione Europea dove la media si attesta all’80,5% (2014) e dietro di noi c’è solo la Grecia. A pesare poi, non c’è solo la crisi economica, ma anche la stretta sull’accesso alla pensione che ha bloccato il turnover costringendo a tenere occupati anche tantissimi lavoratori in età avanzata e che dovrebbero andare in pensione.

Laurea, un inutile pezzo di carta? Il confronto con i diplomati

La laurea è allora un inutile pezzo di carta da incorniciare per arredare il salotto? Per chi sta già rimpiangendo gli anni passati a studiare con la convizione di una prospettiva migliore c'è una "buona" notizia. Confrontando i dati con quelli dei diplomati la situazione di questi è anche peggiore, con appena il 30,5% occupato entro i tre anni contro il quasi 60% medio in UE e il 67% della Germania.

Il quadro è leggermente migliore per i diplomati professionali (40,2%) ma in generale l’Italia è indietro su ambedue i fronti. Nel 2014 infatti gli occupati tra i 20 e i 34 anni a titolo conseguito sfioravano appena il 45% contro il 76% medio in Europa, tra i Paesi più virtuosi invece si trovano Germania, Gran Bretagna e Francia.