Sulla riforma Pensioni 2016 così come sulla Pubblica Amministrazione sembra esserci sempre più sintonia tra la minoranza del Partito democratico e la Cgil di Susanna Camusso. “Per amore di verità - ha detto Cesare Damiano, parlamentare di 'Sinistra è cambiamento' nel Pd - dobbiamo dare ragione a chi sostiene che già esistono leggi che prevedono - ha spiegato ieri in una nota - il licenziamento nella Pubblica Amministrazione. Si tratta - ha aggiunto il deputato dem - del Decreto legge 150 del 2009 dell’allora ministro Brunetta”.

Pubblica amministrazione, Damiano: ci sono già le norme per i 'furbetti del cartellino'

Lo stesso pensiero espresso in questi giorni dal segretario generale della Cgil Susanna Camusso che ritiene "propaganda" il provvedimento del Governo Renzi finalizzato ad evitare assenteismi e truffe tra gli impiegati pubblici alla luce dei diversi fatti di cronaca che continuano a registrarsi in diverse città d'Italia a proposito dei "furbetti del cartellino". "La sanzione disciplinare del licenziamento - ha spiegato ancora Cesare Damiano - si applica nel caso di falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l’alterazione - ha aggiunto - dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalità fraudolente”.

Damiano e Camusso, dunque, in sintonia sui provvedimenti della pubblica amministrazione così come sulla riforma pensioni che l'esecutivo dovrebbe realizzare nel 2016. Qualora sul fronte previdenziale non si dovesse registrare la svolta promessa dal presidente del Consiglio e segretario del Pd Matteo Renzi la Cgil è già pronta alla "mobilitazione ad oltranza" insieme alla Cisl di Annamaria Furlan e alla Uil di Carmelo Barbagallo.

Riforma pensioni, la minoranza del Pd: Renzi sia più incisivo in Europa sulla flessibilità

Come si ricorderà, i sindacati hanno già elaborato una proposta unitaria per la riforma delle pensioni che prevede, così come il ddl 857 a prima firma di Damiano, la pensione anticipata a 62 anni con 35 anni di contributi e alcune penalizzazioni sugli assegni previdenziali e il pensionamento con Quota 41 di anzianità contributiva per i lavoratori precoci.

"Il premier - ha detto il presidente della commissione Lavoro della Camera riferendosi al 'duello' in Europa tra Juncker e Renzi - ha detto che non vuole essere telecomandato da Bruxelles e ha ragione. Vorremmo che la stessa combattività l'Italia la dimostrasse nei confronti dell'Europa - ha sottolineato il parlamentare della minoranza dem primo firmatario di diversi ddl per la pensione anticipata - per un altro tipo di flessibilità, quella del sistema pensionistico". Il presidente della commissione Lavoro di Montecitorio ha chiesto ancora una volta al premier di "superare il timore di mettere in discussione una riforma pensioni - ha detto riferendosi alla legge Fornero - che la Troika ci ha imposto nel 2011. Non si tratta di cancellarla - ha sottolineato Cesare Damiano - ma di correggerla".