Dura da giorni il pressing dell'UE sul governo riguardo la Riforma delle Pensioni 2016. Le ultime notizie al riguardo si evincono dal Rapporto sulla sostenibilità delle finanze pubbliche laddove si legge che sussistono alti rischio sul debito italiano nel medio periodo, aspetto che pone più di qualche freno al governo in prospettiva di qualsiasi intervento sulle pensioni. Lla Commissione rincara la dose quando specifica che nel lungo periodo non dovrebbero esserci particolari rischi evidenziando quanto segue: 'supponendo la piena attuazione delle riforme pensionistiche adottate in passato a condizione del mantenimento della bilancia strutturale primaria al livello previsto dalla Commissione per il 2017 (2,5% del PIL) ben oltre quell'anno'.

La Legge Fornero, si legge tra le righe, sembrerebbe essere intoccabile per l'UE e i vincoli imposti da Bruxelles, così, rallentano ogni azione da parte del governo ed esasperano le problematiche interne.

Le pressioni interne e le prime attuazioni della Legge di stabilità

In un simile contesto, infatti, non restano a guardare coloro che sono tra le categorie più colpite: gli over 55, gli esodati, che avendo perso il lavoro non percepiscono reddito e non hanno tutele pensionistiche. La settima salvaguardia degli esodati sembra non bastare, e questa mattina, a Genova, c'è stato un incontro tra gli onorevoli Giacobbe e Olivieri e gli esodati liguri proprio per cercare di approfondire la questione pensioni per una categoria così esposta al massacro.

Le pressioni, ovviamente, non mancano neanche da parte degli addetti ai lavori: Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro della Camera, ha preso una posizione chiara nei confronti di Renzi dichiarando che il presidente del Consiglio 'non deve più accettare la logica del 'non si può fare perchè l'Europa non vuole' sul tema della flessibilità delle pensioni'.

Fa da contorno alla presa di posizione netta di Damiano la buona notizia secondo la quale l'Inps, a partire da oggi, ha recepito una disposizione della Legge di stabilità dichiarando che riprenderà la lavorazione relativa alle domande di pensioni che si riferiscono all'Opzione donna. Nel messaggio diramato questo pomeriggio dall'Inps si legge: 'Si invitano le Sedi a procedere alla lavorazione delle domande di pensione di anzianità in c.d.

regime sperimentale donna presentate dalle lavoratrici che hanno perfezionato i prescritti requisiti anagrafici e contributivi entro il 31 dicembre 2015 e la cui decorrenza della pensione si colloca successivamente alla predetta data'.