Si torna a discutere di gestione separata Inps, tramite un nuovo intervento della Confederazione italiana sindacati lavoratori (Cisl), che ha puntato il dito contro alcune discrasie presenti nell'attuale sistema previdenziale. "Bisogna riformare le regole del fondo per la GS, perché il concetto di assicurazione sociale possa avere ancora il significato e la valenza della solidarietà": ad affermarlo è l'esponente Cisl Maurizio Petriccioli, prendendo spunto dagli ultimi aggiornamenti ufficializzati dall'istituto di previdenza pubblico. La questione per il sindacalista partirebbe dalle "aliquote di contribuzione [...] progressivamente cresciute" nel corso degli scorsi 36 mesi, visto chedi pari passo risulta più che mai necessario potenziare anche le misure di welfare e previdenza a sostegno di queste tipologie di lavoratori.

In pratica, è necessariorealizzare le "finalità sociali" del fondo, per evitare che diventi un mero strumento di finanziamento dell'Inps.

Pensioni future e gestione separata: serve programmare un intervento

Stante la situazione, per il sindacalista della Cisl è necessario che la politica programmi un intervento sul nodo della gestione separata Inps, affinché non si creino dicotomie difficilmente sanabili nel futuro. A partire da quelle che potrebbero prendere forma quando arriverà il momento del pensionamento per gli iscritti alla GS. "Ci sono milioni di lavoratori parasubordinati che fra il 1996 e il 2006 hanno versato a questa gestione contributi più che simbolici, compresi tra il 10% e il 17% del reddito", prosegue Petriccioli.

Questi soggetti ora si trovano davanti alla prospettiva di avere Pensioni molto basse quando accederanno alle tutele previdenziali, pertanto il Governo deve "aprire quanto prima una discussione organica" sulla vicenda, anche per fare in modo che non si strutturinoi prodromi per lo sviluppo di vastesituazioni di difficoltà, che potrebbe mettere a rischio la tenuta sociale del Paese acuendo gli scontri intergenerazionali.

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