In pensione in età troppo avanzata e con troppi anni di contributi da versare. In attesa che il governo si decida finalmente a mettere mano al sistema previdenziale . e che si riesca a cambiare la Legge Fornero, troppo dura - questi sono i problemi che la maggior parte dei cittadini riscontrano nel momento in cui iniziano a pensare alla pensione. Anche se l’orizzonte non è certo roseo per coloro che aspirano ad andare in pensione, ci sono alcune possibilità di anticipare la pensione anche oggi, nonostante la Legge Fornero.
Lavori usuranti
Una fattispecie di lavoratori che possonoandare in pensionesenza subire l’inasprimento della Legge Fornero sono i lavoratori impegnati in attività particolarmente pesanti o notturne.
Parliamo dei lavori usuranti, che consentono ai lavoratori di andare in pensione con diversi anni di anticipo rispetto ai 66 e 7 mesi che prevede oggi la normativa vigente. Per poter accedere alla pensione però, questi lavoratori devono presentare istanza all’Inps entro il 1° marzo. Non si tratta della domanda di pensione, ma solo dell’istanza con cui il lavoratore chiede all’Istituto di verificare se la propria storia lavorativa rientri in quella che consente l’anticipo. In parole povere, bisogna domandare all’INPS di riconoscere il proprio lavoro, la durata e la tipologia, tra quelli usuranti o notturni. Lavori usuranti vengono considerati quelli in cave, miniere, in catene di montaggio e quelli che prevedono la guida di veicoli per trasporto di passeggeri superiori ai 9 posti.
Il riconoscimento di queste attività e dei periodi di lavoro svolti, insieme al meccanismo delle quote è molto importante perché condiziona l’età di uscita dal lavoro. Infatti potranno andare in pensione a 61 anni e 7 mesi coloro che rientrano tra i lavoratori in attività pesanti, quelli che lavorano di notte (tra le 24:00 e le 05:00 del mattino) per tutto l’anno o per almeno 78 giorni all’anno.
Diminuendo le ore di lavoro notturno nell’anno di lavoro, aumenta l’età di uscita dal lavoro. Infatti, lavorando in notturna tra 72 e 77 giorni si esce a 62 anni e 7 mesi mentre tra i 64 ed i 71 giorni a 63 anni e 7 mesi. La pensione come dicevamo è legata al raggiungimento delle quote,il cosiddetto quorum che pare da 97,6 a 99,6 sempre in base alla durata del lavoro pesante.
La decorrenza invece prevede il meccanismo delle finestre mobili, con la pensione che inizierà ad essere percepita dopo 12 mesi dal raggiungimento dei requisiti.
Settima salvaguardia
Anche la settima salvaguardia esodati inseritanella Legge di Stabilità 2016prevede l’uscita anticipata dal lavoro. Alla salvaguardia bisogna aderire, cioè bisogna fare domanda all’INPS o alla direzione territoriale del lavoro (a seconda del profilo del lavoratore) entro il 1° marzo. Per questi lavoratori è particolarmente importante la scadenza, perché prevede la decadenza del diritto, cioè niente istanza, niente salvaguardia se la domanda è fatta dopo. Per capire se si rientra nella salvaguardia, molto importante è la situazione lavorativa al 31 dicembre 2011 quando entrò in azione la Legge Fornero: rientrano tra i possibili salvaguardati, coloro che a quella data erano senza lavoro, che avevano firmato accordi di uscita dal lavoro o che erano in congedo parentale per assistere un proprio figlio invalido.
In altri termini, per loro scatterebbe la pensione se, al 31 dicembre 2015, avessero raggiunto la fatidica quota 96, cioè 35 anni di contributi e 61 anni di età oppure 36 anni di contributi e 60 anni di età.